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WALL STREET IN ROSSO, PESSIMISMO PER UTILI

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Chiusura in netto calo per gli indici di Wall Street, rimasti indifferenti ai positivi commenti su una possibile ripresa economica, mentre si e’ fatto sentire il nervosismo in attesa della pubblicazione degli utili societari.

Il Dow Jones ha risentito delle perdite subite da J.P. Morgan Chase (JPM – Nyse), International Business Machines (IBM), Alcoa (AA – Nyse) e Intel (INTC – Nasdaq).

Il Nasdaq e’ invece sceso nel pomeriggio sotto la soglia psicologica dei 2.000 punti, appesantito dai ribassi di Veritas Software (VRTS – Nasdaq) e BEA Systems (BEAS – Nasdaq).

Il Nasdaq ha chiuso a 1.962,79 (-3,15%), il Dow Jones a 10.175,64 (-1,20%), l’ S&P 500 a 1.181,52 (-1,44%) e il Russell 2000 a 478,14 (-1,61%).

Il malumore e’ scattato in mattinata in seguito all’allarme utili lanciato lunedi’ sera da Corning Incorporated (GLW – Nyse), societa’ di fibre ottiche che ha annunciato un piano per ridurre significativamente i costi della propria controllata Photonic Technologies.

Riferendosi ai tagli al personale comunicati dalla societa’, Alan Skrainka, chief market strategist di Edward Jones, ha dichiarato che “se si riduce il personale spesso il titolo in Borsa registra un rialzo, quindi a pesare su Corning sono state le prospettive sugli utili”.

“Il mercato e’ nervoso per gli imminenti rapporti sui bilanci – e’ l’opinione di Matt Johnson di Lehman Brothers, secondo il quale – l’esempio di Corning non ha aiutato di certo”.

Al “profit warning” di Corning e’ seguito quello di Chubb Corp (CB – Nyse), grande compagnia assicurativa del New Jersey.

Su un fronte opposto, Kent Engelke, capital markets strategist di Anderson & Strudwick, ha affermato che la convinzione generale a Wall Street e’ che nei prossimi sei mesi tanto l’economia quanto gli utili societari cominceranno a dare segni di miglioramento.

Mercoledi’ pubblicano i bilanci Motorola (MOT– Nyse) e Yahoo! (YHOO – Nasdaq).

Secondo Deutsche Banc Alex. Brown il colosso wireless Motorola non sara’ in grado di rispettare le stime di bilancio relative al secondo trimestre dell’anno.

Sono previsti bilanci dolorosi tuttavia per le aziende del settore finanziario USA in seguito al calo delle commissioni per le banche di investimento, dei volumi di contrattazione, e dei guadagni sullo spread domanda/offerta dopo l’introduzione della decimalizzazione.
(Lo spread e’ la differenza tra le quotazioni in acquisto – denaro – e in vendita – lettera – di un valore mobiliare che sia un titolo, una moneta, ecc.. La dimensione dello spread è uno degli indicatori relativi della capacità di assicurare liquidità al mercato)

Secondo la Securities Industry Association (SIA), associazione di lobby dell’investment banking americano, gli utili al netto delle tasse dell’intera categoria dovrebbero segnare un declino del 38% nel secondo trimestre dell’anno.

Il giro d’affari dovrebbe essere calato dell’8% rispetto al primo trimestre dell’anno, e del 12% in confronto allo stesso periodo di un anno fa.

Il mercato non trae beneficio dalle conclusioni di uno studio della societa’ di ricerca Blue Chip Economic Indicators che ha intervistato 50 economisti a Wall Street, e dal quale e’ emerso che l’economia americana dovrebbe riprendere ad accelerare nella seconda meta’ dell’anno raggiungendo una crescita dell’1,8% per il 2001 ed evitando cosi’ la recessione.

Un aumento del prodotto interno lordo dell’1,8% rappresenterebbe comunque la piu’ debole performance dell’economia USA dopo la contrazione dello 0,5% registrata nel 1991, in piena recessione.

Solo lo scorso gennaio, gli economisti si attendevano una crescita del PIL del 2,6% nel 2001.

Lo studio di Blue Chip Economic mostra che il secondo trimestre dovrebbe esser il piu’ debole per l’anno. Nel trimestre aprile-giugno, l’economia americana dovrebbe aver registrato una crescita su base annua dello 0,9%, la piu’ bassa dal secondo trimestre 1995 e ben al di sotto del +1,2% nei primi tre mesi del 2001.

Sul fronte macroeconomico, le scorte di magazzino nel settore del commercio all’ingrosso sono salite dello 0,2% nel mese di maggio, raggiungendo una quota stagionale di $302,62 miliardi; lo ha comunicato questa mattina il dipartimento del Commercio USA.

Il numero, che segna il piu’ alto incremento dal novembre dello scorso anno, segue il rialzo di aprile dello 0,1%.

Il dato consuntivo sulle scorte di magazzino, relativo quindi a tutti e tre gli stadi di distribuzione (produzione, commercio all’ingrosso e commercio al dettaglio), verra’ rilasciato lunedi’ 16 luglio.

Le scorte di magazzino nel settore del commercio all’ingrosso rappresentano un dato utile a prevedere l’andamento del consuntivo sulle scorte di magazzino.

Sui listini in generale, hanno mostrato una tendenza al rialzo i settori energetico, automobilistico, edilizio, telecom

In ribasso, invece, i settori biotech, bancario, cartario, chip

Tra i titoli che oggi hanno strappato rialzi d’eccezione sulle borse americane:

1) Triton Energy Limited (OIL – Nyse) +48,60%;
2) TiVo (TIVO – Nasdaq) +35,70%;
3) US LEC (CLEC Nasdaq) – +27,20%;
4) Intervest Bancshares (IBCA – Nasdaq) +22,24%;
5) Community First Banking (CFBC – Nasdaq) +21,82%.

I ribassi si sono invece particolarmente accaniti contro:

1) SPM (SPM – Nyse) -79,91%;
2) CardioGenesis (CGCP – Nasdaq) -70,59%;
3) Tanox (TNOX – Nasdaq) -44,01%;
4) Reconditioned System (RESYE – Nasdaq) -35,35%;
5) Factory 2-U Stores (FTUS – Nasdaq) -34,94%.

Tra i principali titoli in movimento a Wall Street:

Nel settore finanziario:

Merrill Lynch (MER – Nyse) ha deciso di proibire ai propri analisti di comprare azioni delle societa’ di cui si occupano. In Borsa, MER ha chiuso in ribasso dell’1,75%.
(Vedi Bufera analisti: nuove regole per Merrill )
Vedere anche sezione RUMORS che trovate sul menu in cima alla pagina.

Nel settore abbigliamento:

Cintas Corp (CTAS – Nasdaq), produttrice di uniformi da lavoro, martedi’ ha comunicato che per il secondo trimestre, il suo quarto fiscale, ha conseguito un utile netto di $60,2 milioni, pari a 35 centesimi per azione. Sulla scia di queste buone notizie, CTAS ha conquistato oltre il 7%.
(Vedi Utili: Cintas cresce in linea con le attese )

Nel settore telecomunicazioni:

John C. Malone, timoniere di Liberty Media, controllata di AT&T (T – Nyse), si e’ dimesso dal consiglio di amministrazione di quest’ultima con un mese di anticipo rispetto al previsto. T ha chiuso la seduta con un guadagno di oltre il 9,5%.
(Vedi AT&T: Malone lascia cda con un mese di anticipo )
Vedere anche sezione RUMORS che trovate sul menu in cima alla pagina.

Nel settore assicurativo:

Chubb Corp (CB – Nyse), grande compagnia assicurativa del New Jersey, ha annunciato un calo negli utili del secondo trimestre superiore al 25% rispetto all’anno precedente, soprattutto a causa dei danni causati negli stati del Texas, Luoisiana e altri stati del sudest in giugno. CB ha ceduto il 2,5%.
(Vedi Utili: Chubb riduce stime sul secondo trimestre )

Nel settore alluminio:

Alcoa Inc (AA – Nyse), il primo produttore mondiale di alluminio, ha dichiarato che la controllata Howmet Casting ha raggiunto accordi per un contratto quinquennale con la societa’ britannica che produce motori per aerei Rolls-Royce. AA ha perso oltre il 2%.
(Vedi Alcoa: commessa quinquennale con Rolls Royce )

Nel settore brokeraggio:

Il broker online E*Trade Group Inc. (ET – Nyse) e’ oggi in flessione di oltre il 6,75% dopo la notizia che dovra’ pagare una multa di $90.000 per aver violato le regole sulla pubblicita’ ingannevole stabilite dalla National Association of Securities Dealers (NASD).
(Vedi Broker: E*Ttrade, multa da $90.000 )

Nel settore grande distribuzione:

Federated Department Stores (FD – Nyse), proprietaria di Macy’s e Bloomingdale’s, ha annunciato di aver completato l’acquisizione da $200 milioni di Liberty House, il principale operatore nella grande distribuzione nelle Hawaii. FD e’ in calo oggi dell’1%
(Vedi Federated: acquisizione da $200 mld di Liberty House )

Nel settore energetico:

Amerada Hess Corp. (AHC – Nyse), il primo rifornitore di combustibile nell’area di New York, ha annunciato l’acquisto del gruppo petrolifero Triton Energy Ltd. (OIL) per $3,2 miliardi in contanti con assunzione del debito. AHC e’ in discesa del 2,5%, OIL e’ invece ha conquistato oltre il 48,5%.
(Vedi Energia: Amerada compra Triton per $3,2 mld )

Nel settore wireless:

Deutsche Bank Alex. Brown prevede che il colosso wireless Motorola (MOT – Nyse) non sara’ in grado di rispettare le stime di bilancio relative al secondo trimestre dell’anno.
Motorola, inoltre, ha siglato un accordo del valore di $700 milioni per la fornitura di telefoni cellulari di terza generazione al gruppo Hutchison Whampoa. MOT guadagna oggi piu’ dello 0,75%.
(Vedi Deutsche Bank: motorola manchera’ stime utili e Wireless: Motorola sigla accordo 3G per $700 mln )

Nel settore infrastrutture per le tlc:

Alcatel (ALA – Nyse) ha annunciato tagli ad altri 2.500 posti di lavoro negli Stati Uniti, pari al 16% della forza lavoro oltreoceano. ALA e’ in ribasso di oltre il 3,25% (Vedi Alcatel taglia altri 2.500 posti di lavoro in USA )

Il colosso delle fibre ottiche Lucent Technologies (LU – Nyse) ha annunciato la riorganizzazione della societa’ in due segmenti nelle prossime due settimane. La notizia ha avuto un effetto negativo in Borsa, dove LU ha chiuso in perdita di oltre il 5,25%.
(Vedi Lucent si ristruttura in due divisioni )

Nel settore biotech:

Corning Incorporated (GLW – Nyse), societa’ di fibre ottiche, ha annunciato un piano per ridurre significativamente i costi della propria controllata Photonic Technologies in seguito alla diminuzione nella domanda di componenti e moduli fotonici. GLW ha lasciato sul campo il 6,5%.
(Vedi Corning chiude 3 impianti, a casa 1.000 dipendenti )

Nel settore forniture per l’ufficio:

Xerox Corp (XRX – Nyse), produttrice di fotocopiatrici e stampanti, ha eliminato il dividendo, risparmiando cosi’ $140 milioni. Inoltre ha annunciato che dara’ un contributo addizionale all’Employee Stock Ownership Program (programma di stock-option per i dipendenti della societa’) tagliando anche il dividendo sulle azioni privilegiate. XRX e’ oggi in discesa del 5,25%.
(Vedi Xerox non paga piu’ i dividendi )