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Wall Street in rosso, ma molto vicina al massimo storico

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NEW YORK (WSI) – Wall Street ha chiuso in leggero ribasso. L’indice allargato S&P 500, che è a pochi punti dai suoi massimi di sempre testati a gennaio, ha terminato in calo -0,21% a 1836. Il Nasdaq ha chiuso a -0,10% a quota 4263. Per il Dow Jones, -0,19% a 16103.

Appesantito dai timori circa un ridimensionamento delle misure ultra accomodanti della Fed, l’S&P aveva ceduto nelle scorse settimane -5,8% dal record toccato il 15 gennaio. Un impatto negativo per giorni lo hanno avuto anche le turbolenze sui mercati emergenti. Ma da quando l’ottimismo e’ tornato in borsa, lo S&P500 ha riguadagnato complessivamente il 5,6%, recuperando quindi quasi tutto il terreno perduto.

Sul versante macro, deludono i dati pubblicati sugli acquisti di case esistenti, che hanno mostrato un calo del 5,1% a quota 4,62 milioni. Gli analisti interpellati da Bloomberg puntavano su una flessione del 4,1% a 4,67 milioni di unitĂ  l’anno. Si tratta dei minimi in oltre un anno.

Ieri il dato chiave è stato il PMI manifatturiero di Markit, che ha alimentato le speranze di una stabilizzazione della ripresa della maggiore economia mondiale (l’indice è salito a 56,7 rispetto al 53,6 anticipato).

I mercati hanno così potuto trarre ispirazione per spingersi in rialzo, nonostante la delusione per il Philly Fed (-6,3 contro l’8 previsto). Si è trattato del primo numero con il segno meno negli ultimi nove mesi. Anche in questo caso, tuttavia, sono state citate le cattive condizioni meteo come uno dei fattori che hanno influito negativamente.

Previsto inoltre un discorso di James Bullard, presidente della Fed di St.Louis.

Tra i vari titoli l’attenzione sarĂ  rivolta a Hewlett-Packard che ieri, dopo la chiusura di Wall Street, ha presentato i risultati del primo trimestre dell’esercizio fiscale in corso. Nel periodo considerato l’utile netto del gruppo è salito del 16% a 1,43 miliardi di dollari, con un risultato per azione di 0,74 dollari che, al netto delle voci straordinarie, sale a 0,9 dollari, superando le attese degli analisti che puntavano ad un eps di 0,85 dollari. In calo i ricavi.

Sul valutario, euro -0,07% a $1,3709; dollaro/yen +0,20% a JPY 102,46; euro/franco svizzero invariato a CHF 1,2201. Euro/yen +0,12% a JPY 140,44.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio -0,36% a $102,38, il prezzo dell’oro +0,31% a quota $1.321 l’oncia.