Avvio di seduta in calo per gli indici americani. I listini, in netto ribasso, hanno comunque ripreso quota dai depressi livelli del preborsa in seguito alla notizia secondo cui la Casa Bianca starebbe considerando l’utilizzo di parte dei fondi previsti dal programma TARP per salvare l’industria dell’auto.
A mantenere vive le vendite sui mercati in mattinata e’ proprio il colpo di scena nel settore automobilistico dopo che nella nottata il Senato americano ha respinto il piano di salvataggio da $14 miliardi, gia’ approvato nei giorni scorsi dalla Camera. Il fatto ha originato un crollo dei titoli GM e Ford, rispettivamente in calo del 35% e del 20% nel preborsa, per poi recuperare negli ultimi minuti sulla notizia del possibile intervento di Washington.
General Motors e Chrysler potrebbero presto dichiarare la bancarotta a causa degli insufficienti fondi a disposizione. Stando ad un articolo apparso sul Wall Street Journal la prima avrebbe gia’ contattato banchieri ed avvocati per studiare la richiesta di accesso al processo di amministrazione controllata.
A preoccupare gli operatori e’ anche la situazione all’interno del comparto bancario. L’amministratore delegato di Jp Morgan ha ammonito su perdite “terribili” nel quarto trimestre, sostenendo comunque che il rischio di una grande depressione al momento non esiste, mentre Bank of America ha annunciato un taglio di 35 mila posti di lavoro nell’arco dei prossimi tre anni in risposta al deterioramento dell’economia. In calo il colosso delle carte di credito American Express a causa dei commenti negativi di Deutsche Bank.
Non e’ un mercato per vedove e orfani, ma oggi ci sono enormi opportunita’ di guadagno. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Clicca sul
link INSIDER
Sul fronte macro, nuovo calo delle vendite al dettaglio nell’ultimo mese che, scendendo dell’1.8% si sono comunque attestate a livelli migliori del consensus. In ribasso anche i prezzi alla produzione: la contrazione di novembre e’ pari a -2.2%, leggermente maggiore delle stime degli economisti che erano per un ribasso del 2.0%. Dopo l’apertura delle borse sara’ la volta delle scorte di magazzino e della fiducia dei consumatori.
Sugli altri mercati, in ribasso il petrolio: i futures con consegna gennaio sono in calo di $4.37 a $43.61 al barile. Sul valutario, euro in progresso nei confronti del dollaro a quota 1.3390. Arretra l’oro a $818.50 l’oncia (-$8.10). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.5930%.
parla di questo articolo nel Forum di WSI