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WALL STREET IN RIBASSO DELUSA DALLE TRIMESTRALI

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Partenza sottotono per il mercato azionario americano, con i listini che in avvio sono messi sotto pressione dai conti trimestrali annunciati da General Electric e Bank of America. Nel frattempo accelera il dollaro che tenta di riscattarsi dopo i cali accusati nel corso delle ultime settimane.

Nonostante la conglomerata industriale abbia battuto le attese del mercato per quanto riguarda gli utili, gli analisti sono rimasti poco soddisfatti dalla qualita’ generale del report. Stesso discorso vale per IBM che ha annunciato i conti ieri a mercati chiusi. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare accedendo alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 76 centesimi al giorno, provalo ora!

Per quanto riguarda Bank of America invece, l’istituto ha chiuso il terzo trimestre con una perdita piu’ marcata del previsto, che stona se confrontata con le cifre positive annunciate invece dalle concorrenti JP Morgan Chase e Goldman Sachs. La banca ha annunciato un rosso netto di $1 miliardo, ovvero 26 centesimi per titolo, che si confronta con gli utili pari a $1.18 miliardi, ossia 15 cent per azione, di un anno prima. Gli analisti prevedevano una perdita per titolo di 21 centesimi: le azioni accusano il colpo bruciando oltre il 5.5% in avvio.

Allo stesso tempo gli operatori hanno mostrato pero’ di voler scommettere nei titoli di Google (+3%), dopo che il gigante della ricerca in Rete ha riportato un utile impressionante e un incremento a due cifre nei click a pagamento. Restando nel settore tecnologico, gli investitori hanno invece colto l’occasione della presentazione dei conti fiscali per vendere i titoli Advanced Micro Devices (-7%) e IBM (-3%), dopo la corsa di cui le azioni si sono rese protagoniste negli ultimi mesi. Ma ragioni tecniche a parte, c’e’ dell’altro.

Sebbene Big Blue e GE abbiano ad esempio battuto le attese e IBM abbia persino rivisto al rialzo l’outlook sull’intero esercizio 2009, gli investitori hanno preferito guardare al lato negativo della medaglia, con i commenti della societa’ informatica circa le spese aziendali nel comparto IT e il fatturato di GE peggiore del previsto che hanno pesato piu’ di tutto il resto. I titoli della conglomerata industriale segnano un -3% in avvio.

Per ora non influiscono piu’ di tanto i dati macro, che hanno mostrato una crescita superiore alle attese della produzione industriale nel mese di settembre. Su base trimestrale il +5.2% rappresenta il rialzo piu’ sostenuto da quattro anni a questa parte e il primo da quando l’economia e’ piombata in una fase di recessione, a fine 2007. Anche la capacita’ di utilizzo degli impianti e’ aumentata, attestandosi a quota 70.5% dal 69.9% rivisto di agosto.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico arretra il greggio. Al momento i futures con consegna novembre cedono $0.45 a quota $77.13 al barile. Sul valutario tenta di recuperare terreno il dollaro, con il Dollar Index in rialzo dello 0.5% e l’euro che scambia invece in calo nei confronti del biglietto verde a quota $1.4866. In contrazione per la terza seduta consecutiva l’oro: i futures con scadenza dicembre scambiano in ribasso di $4.30 a quota $1046.30 l’oncia. In rialzo invece i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4500% dal 3.4700% di ieri.

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