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WALL STREET IN RIBASSO, AUMENTANO PROFIT WARNING

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Trend ribassista sulla piazza di New York, influenzata negativamente dai commenti di alcune societa’, tra cui Alliance Semiconductor (ALSC – Nasdaq) e Spectrian (SPCT – Nasdaq).

L’ondata di pessimismo e’ stata innescata dalle negative previsioni delle due aziende che hanno dichiarato che i rispettivi risultati potrebbero deludere il mercato.

Alla lista di ‘profit warning’ si aggiungono anche quelli di Powerwave (PWVA -Nasdaq) e DuPont Photomasks (DPMI -Nasdaq).

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Un’ulteriore spinta verso il territorio negativo proviene anche dal downgrade sulle stime di Juniper Networks (JPNR – Nasdaq) da parte di Robertson Stephens.

Secondo Arthur Hogan, analista di Jefferies & Co, “si aspettano tutti che i bilanci del secondo trimestre saranno negativi quanto il primo, ma a catturare l’attenzione di investitori ed analisti saranno gli annunci che seguiranno alla diffusione dei bilanci”.

Alliance Semiconductor, citando il continuo indebolimento della domanda, ha ridotto le stime sul fatturato relativo al primo trimestre.

La societa’ prevede ora vendite tra $14,85 milioni e $16,5 milioni, in calo del 50%-55% rispetto agli ultimi tre mesi del 2000.

La banca d’affari Robertson Stephens ha ridotto le stime sugli utili del trimestre di Juniper Networks(JNPR – Nasdaq) dopo il profit warning lanciato settimana scorsa dalla societa’.

Il broker ha ridotto l’utile per azione 2001 a $0,50 dai precedenti $0,93.

Spectrian prevede utili in calo nel trimestre, in seguito a una diminuzione delle vendite in Nordamerica e in Corea.

Allarme utili anche da Powerwave (PWVA -Nasdaq), produttore di infrastrutture per telefoni cellulari, che ha comunicato che nel suo secondo trimestre fiscale prevede di registrare un fatturato tra $70-80 milioni rispetto ai $73 milioni del primo trimestre.

Gli analisti, Thomson Financial/First Call, avevano previsto un dato pari a $83,4 milioni.
Powerwave ha attribuito il cambiamento sulle stime al generale rallentamento economico.

Il sentiment e’ ulteriormente offuscato da quanto dichiarato da DuPont Photomasks, che oltre a prevedere un fatturato in calo del 9-16% a $91-98 milioni, avviera’ delle misure per ridurre i costi, tra cui tagli al personale fino al 6% della forza lavoro complessiva.

In controtendenza si collocano invece American Express (AXP Nyse) e Ford (F – Nyse).

Morgan Stanley Dean Witter & Co. (MWDGN – Nasdaq) ha avviato i colloqui con American Express per una possibile fusione dei due colossi finanziari; lo sostiene il settimanale americano Barron’s che cita fonti vicine alle societa’.

Una tale operazione consentirebbe a Morgan Stanley, il cui utile netto e’ previsto in calo del 16% nel 2001 a causa del rallentamento dei mercati USA e del settore fusioni-acquisizioni, di estendere la sua presenza a livello internazionale.

Alla banca d’affari sembrano infatti fare gola i $230 miliardi che la societa’ gestisce e la sua presenza sul mercato delle carte di credito.

Voci di una possibile fusione tra i due colossi erano gia’ circolate nel passato ma sembravano aver riscosso il dissenso di John Mack, l’allora direttore generale di Morgan Stanley.

Proprio il disaccordo tra Mack e l’amministratore delegato Philip Purcell su una tale operazione sembra aver portato alle dimissioni di Mack il 24 gennaio scorso.

Mentre un portavoce di American Express ha declinato ogni commento, Purcell ha per ora dichiarato che una fusione con American Express “non e’ necessaria” per la societa’.

Positivo anche l’andamento di Ford, che trae beneficio dall’upgrade di Salomon Smith Barney, che ne ha aumentato il rating a “buy” da “neutral”.

In una nota ai clienti l’analista Michael Ward ha precisato che tutte le cattive notizie sul gruppo sono gia’ state scontate dal prezzo delle azioni, aggiungendo che le counicazioni negative relative al programma di sostituzione di pneumatici Firestone “hanno spinto il titolo a livelli appetibili”.

Dopo mesi di trattative, l’internet service provider statunitense AOL (AOL – Nyse) e il maggiore produttore cinese di pc, Legend Holdings (LGHLF – Nasdaq), hanno annunciato una joint venture di $11 milioni.

La notizia giunge da un comunicato stampa congiunto delle due compagnie.

In base all’accordo, Aol deterra’ il 49% della neonata joint venture, mentre Legend Holdings il 51%.

Sul fronte macroeconomico, e’ stato diffuso oggi il PIL del giappone relativo al primo trimestre, che ha evidenziato un calo dello 0,2% rispetto alle previsioni di una crescita dello 0,2%.

Buone notizie sembrano provenire invece dalla situazione in USA, dove il rallentamento economico dovrebbe aver toccato il fondo, secondo quanto reso noto dal presidente della Fed di Dallas, Robert McTeer.

McTeer ha aggiunto che tuttavia il tasso di disoccupazione nei prossimi mesi potrebbe salire. “Probabilmente siamo vicini al fondo e non cadremo in recessione”, e’ stato il commento del presidente della Fed di Dallas.