Un avvio di settimana molto positivo per la borse americane, trainate ancora una volta dall’ottimismo degli operatori sui titoli tecnologici.
Il Dow Jones (DJIA) oggi ha guadagnato lo 0,87% a quota 9586 e il Nasdaq (IXIC), ai massimi da 18 mesi, l’1,63% a 1888 punti. Da inizio anno, l’indice hi-tech guadagna piu’ del 41%, performance superata a livello globale solo dal brasiliano Bovespa (+43,5%). Decisamente piu’ contenuti i rialzi di Dow Jones (15%) ed S&P 500 (17%).
La spinta decisiva agli acquisti oggi e’ arrivata con i giudizi positivi di Smith Barney sul settore delle infrastrutture chip (SOX) e con le previsioni incoraggianti di Gartner Dataquest sulle vendite globali di pc (GHA). Tra i singoli titoli, spicca la buona prova della blue chip IBM (IBM – Nyse), promossa da Credit Suisse First Boston da Neutral a Outperform.
In rialzo anche i comparti biotech, con l’indice Biotech HOLDR salito ai massimi di 52 settimane, e farmaceutico DRX, con Eli Lilly LLY – Nyse) in recupero dopo le pesanti perdite accumulate nelle recenti sedute. Hanno ceduto invece terreno i titoli retail (DJ_RTS), dopo la nota negativa di Bernstein su Wal-Mart (WMT – Nyse) e Target (TGT – Nyse).
Sul fronte macroeconomico, e’ risultato migliore delle attese il dato di luglio sul credito al consumo, cresciuto di $6 miliardi contro i $5 attesi dal consensus degli economisti.
In settimana saranno diffusi, tra gli altri, i numeri su prezzi import/export, prezzi alla produzione e vendite al dettaglio di agosto, bilancia commerciale di luglio e fiducia Michigan di settembre (preliminare).
Dopo un avvio positivo, passando al reddito fisso, i titoli di Stato hanno chiuso la seduta in rosso. Il rendimento sul Treasury a 10 anni, benchmark della categoria, e’ salito al 4,39% dal 4,35% di venerdi’ scorso. I rendimenti seguono un andamento inverso rispetto ai prezzi.
D’altro canto, in una nota diffusa ai clienti, Tom McManus, strategist di Banc of America Securities, ha avvertito gli investitori che attualmente l’azionario offre un ritorno sull’investimento potenzialmente superiore a quello dei titoli di Stato.
Al mercato valutario, l’euro ha leggermente ceduto terreno nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio a New York, il cambio tra le due valute e’ sceso a quota $1,109 contro gli $1,111 di venerdi’ scorso.
Ricordiamo che in settimana si completera’ il roll-over tra i contratti future di settembre e quelli di dicembre. Attenzione quindi a movimenti che potrebbero essere slegati dalle reali prospettive del mercato.
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