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Wall Street in rialzo per il quinto giorno, fase più lunga da marzo

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New York – Wall Street reagisce positivamente alla pubblicazione dei dati relativi alle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione e al deficit commerciale di giugno

Gli indici rimangono tuttavia molto deboli, con i trader indecisi sul da farsi: detto questo, l’azionario Usa assiste al segno più per la quinta sessione consecutiva, l’arco temporale più lungo da marzo. Euro a $1,2319.

In chiusura il Dow Jones fa -10,45 (-0,08%), a quota 13.165,19 punti, mentre il Nasdaq sale +7,39 punti (+0,25%), a 3.018,64. In crescita anche lo S&P500, che avanza +0,58 (+0,04%), a 1.402,80.

Gli operatori guardano con favore a entrambi i dati: in particolare, riguardo al mercato del lavoro Usa, le richieste iniziali dei sussidi sono scese a sorpresa a 361.000 unità, meglio delle attese. E’ vero però che la situazione rimane poco chiara visto che la media delle ultime quattro settimane, un indicatore più attendibile in quanto non soggetto alle fluttuazioni di mercato, ha registrato un rialzo. Ma nel complesso l’indicatore porta i trader a sperare in un miglioramento dei fondamentali degli Stati Uniti.

Sorpresa positiva dal deficit commerciale degli Stati Uniti, che a giugno ha segnato una forte flessione, ovvero -10,7% a $42,9 miliardi, scivolando al minimo dal dicembre del 2010.

Non ha grande presa sui mercati il dato relativo alle scorte di magazzino, che a giugno sono scese -0,2%, contro il +0,3% atteso.

L’incertezza sull’outlook economico Usa è messa comunque in evidenza dalla pubblicazione del “Bloomberg Consumer Comfort Index”, ovvero dall’indice della fiducia dei consumatori stilato da Bloomberg che. nella settimana terminata lo scorso 5 agosto, è sceso al minimo in due mesi, a -41,9 dai -39,7 precedenti. L’indicatore non sale dalla fine di giugno.

Intanto l’indice S&P500 viaggia oltre i 1.400 punti: la soglia era stata toccata inizialmente quest’anno verso la fine di marzo dopo il rally di inizio 2012, conservata fino alla fine di aprile e poi abbandonata a partire dal 1° maggio, con l’inizio della fase di correzione, che è poi durata fino a giugno. Al momento, lo S&P 500 è in rialzo di quasi +10% rispetto al minimo dei cinque mesi precedenti toccato lo scorso 1° giugno, e si sta muovendo al di sopra della media delle stime di fine anno degli strategist di Wall Street, pari a 1.389 punti. Inoltre, il 72% circa delle società scambiate sull’indice che hanno comunicato finora i risultati del secondo trimestre hanno battuto il consensus.

“Il mercato ha registrato un rally sorprendente”, ha commentato in un’intervista a Bloomberg Mike Lenhoff, responsabile strategist a Londra per Brewin Dolphin Securities. “Nonostante sembri essere un tantino ipercomprato, non credo si assisterà all’arrivo di una forte fase di prese di profitto, perché al momento c’è ottimismo”.

A incidere negativamente su Wall Street, potrebbe essere però oggi il trend segnato da nervosismo e alta volatilità delle borse europee, tra cui si mette in evidenza Piazza Affari, che ha risentito soprattutto del taglio delle stime sul Pil dell’Eurozona operato dalla Bce, e dai timori che l’istituto di Francoforte ha manifestato riguardo alla solvibilità delle aziende italiane.

Dal fronte societario, John Schappert annuncia le dimissioni da chief operating officer di Zynga. Decisione attesa a seguito della revisione gia’ anticipata dell’intero team manageriale. Titolo +2,10%.

SunPower ufficializza risultati superiori alle attese nel secondo trimestre, ma la società delude gli analisti di Wall Street annunciando di attendersi una perdita nel trimestre in corso. Titolo -10,45%.

NewsCorp in calo -0,21%, dopo che il colosso dei media ha sofferto nel trimestre una perdita di $1,55 miliardi, dovuta alla svalutazione dei suoi asset australiani. Escluse le svalutazioni e altre poste di bilancio straordinarie, l’attivo per azione è stato comunque di 32 centesimi, in linea con le attese.

Tra gli altri titoli protagonisti della sessione: Cisco +3,15%, tra i migliori del Dow Jones dopo i giudizi positivi di Goldman Sachs e Piper Jaffray. Goldman ha aggiunto Cisco alla sua lista con un target price a $24, mentre nella serata di ieri Piper Jaffray aveva alzato il rating sul titolo da neutral a overweight con obiettivo sul prezzo a $22. Altri titoli del settore tecnologico Apple +0,57%, Intel +0,38% e Adobe Systems +0,43%. Indice di riferimento dei semiconduttori, Philadelphia Semiconductor Sox, in leggero rialzo.

E* Trade Financial +6,86% dopo l’addio dell’amministratore delegato Steven J. Freiberg. Altri titoli finanziari Bank of America +0,65%, JPM che ha dovuto riformulare i propri risultati di bilancio -0,65% e American Express -2,49%.

In ambito valutario, l’euro registra ancora un trend negativo sul dollaro a $1,2291; il rapporto dollaro/yen avanza a JPY 78,55, mentre euro/yen a JPY 96,67.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio su a quota $93,36 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.617,10 l’oncia. Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in rialzo all’1,687%.

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