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Wall Street in rialzo, ottimismo intervento Bce

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New York – Wall Street in rialzo, beneficia ancora dei dati incoraggianti giunti venerdì dal mercato del lavoro degli Stati Uniti, ma non solo. Euro accelera al rialzo e viaggia sul filo di $1,24.

In chiusura il Dow Jones sale +21,34 punti (+0,16%), a quota 13.117,51 punti; il Nasdaq +22,01 punti (+0,74%), a 2.989,91 punti, mentre lo S&P500 +3,24 punti (+0,23%), a 1.394,23.

Di fatto, la creazione di nuovi 163.000 posti di lavoro -oltre le attese per +100.000 – ha compensato il rialzo del tasso di disoccupazione, dall’8,2% all’8,3%. I dati macro che saranno pubblicati nel mese di agosto saranno di importanza vitale per capire le prossime mosse della Federal Reserve. Se i dati dovessero infatti deludere, Ben Bernanke non potrà più tergiversare, e sarà chiamato ad agire.

Dal fronte economico degli Stati Uniti, non sono attesi dati di rilievo.

Guardando oltreoceano, borse europee volatili, comunque in generale rialzo. Crescono le aspettative per acquisti di bond italiani e spagnoli direttamente da parte della Banca centrale europea, per aiutare i due paesi a portare al ribasso i rendimenti dei titoli di debito.

Dal fronte societario, General Motors e la joint venture cinese annunciano la vendita di 199.503 veicoli nel paese nel mese di luglio, un +15,1% rispetto all’anno precedente.

Tra i titoli, forte crollo di Knight Capital Group – 24,20%, che ha riferito di aver raggiunto un accordo per salvarsi attraverso una iniezione di liquidità da parte degli investitori. Leggi Knight Capital: persi $440 milioni in 45 minuti .

Forte rally invece per le quotazioni del gruppo retail Best Buy, che balza +13,32% dopo la decisione del fondatore del colosso, Richard Schulze – che l’anno scorso si era dimesso dalla carica di presidente – di acquistare l’intera società per un valore di $24-26 per azione.

L’israeliana Teva Pharmaceutical Industries, la più grande azienda farmaceutica produttrice di farmaci generici, indagata dalle autorità Usa per l’infrazione di una legge contro la corruzione.

Guardando a Wall Street nel suo complesso, da segnalare che, delle 411 società quotate sullo S&P 500 che hanno comunicato gli utili finora, relativi al secondo trimestre dell’anno, 297 hanno superato le attese degli analisti, mentre 107 le hanno deluse.

“Gli Stati Uniti si possono paragonare alla casa più bella di una brutta strada”, ha detto nel corso di una intervista rilasciata a Bloomberg Kully Samara, gestore per i clienti UK presso Charles Schwab. Ma attenti alla sostenibilità dei guadagni, avverte Peter Boockvar, strategist dell’azionario presso Miller Tabak. “Il potere delle parole è incredibile – afferma in una nota inviata ai clienti – ma la longevità dell’impatto sarà determinata da quanto la Spagna impiegherà per chiedere ufficialmente aiuto”. Tabak si riferisce alla reazione dei rendimenti dei titoli di stato spagnoli a 2 anni, che sono scesi negli ultimi giorni fino al 3,48%, dunque alla metà rispetto al valore attorno a cui oscillavano lo scorso 25 luglio”.

Più ottimista Richard Sichel, responsabile investimenti presso Philadelphia Trust che, in una intervista a Bloomberg, afferma che “il feeling è comunque migliorato”. E non solo perchè la situazione, in Europa, si è calmata (almeno per ora). “Abbiamo assistito a una buona stagione degli utili e a dati macroeconomici migliori delle attese, la scorsa settimana. Il fine settimana non ha portato alcuna notizia dolorosa al di fuori dell’Europa e ci sono speculazioni secondo cui la Bce acquisterà i bond”.

Lo S&P500 estende così i guadagni dopo che venerdì 3 agosto ha chiuso al massimo da maggio, segnando la quarta settimana di rally.

Occhio poi alle parole rilasciate all’inizio della mattinata americana dal numero uno della Fed Ben Bernanke, nel corso di una conferenza che ha avuto per oggetto il tema della misurazione economica. “Anche se alcuni aggregati chiave macroeconomici – inclusi la spesa per consumi, il reddito fisso, il reddito netto delle famiglie e i pagamenti dei servizi sui debiti – si sono mossi verso la direzione della ripresa, è chiaro che molti individui e famiglie continuano a far fatica nel fronteggiare il contesto economico difficile e le condizioni finanziarie”. Nessun riferimento è stato fatto, però, all’outlook sulle prossime manovre di politica monetaria.

In ambito valutario, l’euro in lieve rialzo sul dollaro a $1,24 (+0,12%). Rapporto dollaro/yen a JPY 78,24, mentre euro/yen a JPY 97,02.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio a quota $92,21 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.612,90 l’oncia. Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in calo all’1,566%.