La settimana a Wall Street e’ iniziata nel segno degli acquisti, con gli indici che hanno realizzato rialzi medi superiori al punto percentuale grazie al proseguimento delle operazioni di fusioni ed acquisizioni societarie. Il Dow Jones ha guadagnato l’1.28% a 9729, l’S&P500 l’1.78% a 1062, il Nasdaq l’1.90% a 2130. Contenuti tuttavia i volumi di scambio per via della ricorrenza religiosa ebraica del Yom Kippur.
Affiliated Computer Services ha chiuso la sessione con un progresso 14% dopo che Xerox ha annunciato l’acquisto piu’ importante di giornata, accettando di comprare la societa’ per una cifra pari a $6.4 miliardi. I titoli di Abbott Laboratories sono invece avanzati di quasi il 3% dopo che l’azienda ha espresso l’intenzione di acquistare la divisione farmaceutica della belga Solvay SA ed assumere al contempo il controllo del farmaco contro il colestorolo TriCor.
American Securities ha reso noto di aver acquistato GenTek alla cifra di $38.00 per titolo, che rappresentano un premio di quasi il 41% rispetto alla chiusura dei titoli di venerdi’. Seduta positiva anche per il colosso farmaceutico Johnson & Johnson dopo aver rilevato il 18% della societa’ biotech olandese Crucell NV per un corrispettivo di $440 milioni. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare con titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa solo 79 centesimi al giorno, provalo.
Le operazioni di takeover rappresentano un segnale positivo che conferma come le aziende abbiano una maggiore fiducia nel recupero dell’attivita’ economica. Lo scorso anno l’attivita’ di M&A era crollata a causa dei timori relativi alla crisi finanziaria e alle difficolta’ riscontrate dalle aziende per ottenere finanziamenti.
“E’ un segnale incoraggiante per tutti gli investitori, finalmente tra le aziende si e’ risvegliato quell’atteggiamento aggressivo di cui avevamo bisogno” ha dichiarato Marl Coffelt, portfolio manager di Empiric Funds. “L’errore che gli operatori hanno paura di commettere ora rispetto a sei mesi fa e’ quello di non essere abbastanza esposti sui mercati” secondo Charlie Smith, CIO di Fort Pitt Capital. “In pratica e’ avvenuto un totale cambiamento del sentiment”.
In giornata non sono stati annunciati datri macroeconomici di particolare rilievo, ma nei prossimi giorni gli operatori avranno la possibilita’ di valutare meglio le attuali condizioni economiche attraverso le letture del rapporto occupazionale (venerdi’), dei prezzi delle case e della fiducia dei consumatori.
Sugli altri mercati, in rialzo il petrolio. I futures con consegna novembre hanno guadagnato 82 centesimi a $66.84 al barile (accusando pero’ una forte perdita settimanale pari a -8%). Sul valutario, euro stabile nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di $1.4603. In progresso l’oro, con i futures con scadenza dicembre in rialzo di $2.50 a $994.10. In progresso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.3020% dal 3.3290% di venerdi’.