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WALL STREET IN RALLY, DOW +157 PUNTI, NASDAQ +1.90%

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Seduta in rally per gli indici americani che hanno recuperato parte delle forti perdite registrate nell’ultima settimana, in cui i mercati azionari globali hanno bruciato un totale di 3.1 trilioni sulle paure di un rallentamento economico, causato in parte dal forte apprezzamento dello yen nei confronti delle principali valute internazionali. Il Dow Jones Industrials ha guadagnato l’1.30% a 12207 registrando la migliore performance giornaliera dall’agosto dello scorso anno, l’S&P500 l’1.55% a 1395, il tecnologico Nasdaq e’ avanzato dell’1.90% a 2385.

Il progresso della borsa americana segue la forza mostrata dai mercati azionari in Asia e in Europa dove i listini di riferimento sono cresciuti in media dell’1%-2%. Per Wall Street ha giocato in modo palese l’effetto volano fornito dalle affrettate ricoperture dei ribassisti.

Con il forte recupero di oggi sembra dunque rientrato l’allarme sull’azionario, ma gli analisti restano divisi sui movimenti dei listini. Per Todd Leone di SG Cowen, quello giornaliero e’ solo un rimbalzo dettato da una chiara condizione di ipervenduto nel brevissimo termine, che potrebbe essere seguito da una nuova ondata di vendite.

Un forte supporto al mercato azionario e’ arrivato dal valutario, dove lo yen ha registrato il piu’ marcato calo nei confronti dell’euro in 17 mesi e in 3 mesi sul dollaro. Nelle sale trading delle grandi banche di New York cio’ e’ stato percepito come un segnale si stabilizzazione sui mercati, dopo che i problemi legati ai carry trade avevavo sollevato non poche preoccupazioni sul livello degli investimenti.

A rimandare short e ribassisti nell’angolo ha contribuito anche il ministro del Tesoro americano, Henry Paulson, che da Tokyo ha detto che la debolezza del mercato immmobiliare Usa e le crescenti preoccupazioni su banche e finanziarie specializzate in mutui “a rischio”, non avranno un impatto significativo sul settore finanziario o sull’economia degli Stati Uniti in generale.

A sostenere i listini americani infine, sono state le numerose notizie relative ad operazioni societarie di fusioni ed acquisizioni. Quella principale riguarda il comparto finanziario, in cui Citigroup ([[C]]) ha avanzato un’offerta di $10.8 miliardi per rilevare la parte della giapponese Nikko Cordial che ancora non possiede; si tratta della terza banca del Sol Levante.

Tutti i titoli del Dow Jones (fatta eccezione per JP Morgan) hanno chiuso la seduta in progresso; le migliori performance sono state registrate da American Express ([[AXP]]), Altria ([[MO]]), General Motors ([[GM]]) e IBM ([[IBM]]), oltre alla gia’ citata Citigroup.

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Sono risultati ininfluenti ai fini del trading giornaliero gli ultimi dati macro che hanno deluso le attese degli analisti. La produttivita’ del quarto trimestre e’ stata rivista al ribasso all’1.6% dal 3% della lettura preliminare (consensus 1.7%) mentre gli ordini alle fabbriche sono crollati del 5.6% a gennaio, segnando il maggiore ribasso dal luglio 2000.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico ha chiuso in progresso il greggio. I futures con consegna aprile sono avanzato di 62 centesimi a $60.69 al barile. Sul valutario l’euro ha recuperato terreno nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3121. L’oro e’ avanzato di $7.00 a $646.20 l’oncia. In lieve calo i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.5280%.