Il quarto trimestre a Wall Street si e’ aperto con gli indici in forte calo, spinti al ribasso da una serie di dati macroeconomici in gran parte negativi, che ha sollevato nuovi dubbi sui tempi e l’intensita’ della ripresa economica. Il Dow Jones ha ceduto il 2.09% a 9509, l’S&P500 il 2.58% a 1029, il Nasdaq e’ arretrato del 3.06% a 2057.
In particolare hanno deluso le nuove cifre relative al mercato del lavoro e l’indice ISM sull’attivita’ manifatturiera, che e’ diminuito rispetto al mese scorso ed e’ risultato inferiore alle previsioni degli analisti, pur restando sopra i livelli chiave che indicano un’espansione. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare con titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa solo 79 centesimi al giorno, provalo.
L’ultimo rapporto sulla situazione occupazionale ha mostrato un rialzo delle nuove richieste di sussidio settimanali superiori alle attese, a quota 551000. Venerdi’ l’attenzione continuera’ ad essere puntata sul settore in occasione del rilascio dei numeri sul rapporto occupazionale di settembre. Le stime degli economisti sono per una perdita di posti di lavoro pari a 175 mila unita’ (consensus Bloomberg), mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe muoversi al 9.8% dal 9.7% del mese precedente. In serata a borsa chiusa Goldman Sachs ha rivisto pero’ al ribasso le sue previsioni, stimando che la perdita di posti di lavoro negli Stati Uniti per settembre sara’ di 250.000 unita’, rispetto alle 200.000 inizialmente previste. In agosto furono persi 216.000 posti. In totale l’economia americana ha bruciato 6.9 milioni di posti di lavoro da quando la recessione e’ cominciata ufficialmente nel dicembre 2007.
Tra gli altri dati rilasciati in giornata, il reddito personale e le spese al consumo hanno invece battuto le attese in agosto, con quest’ultimo dato che e’ cresciuto sui massimi di quasi otto anni. A sorprendere in positivo anche i numeri relativi alle vendite di case con contratti in corso, che hanno raggiunto i massimi degli ultimi due anni, il che conferma che il peggio per il mercato immobiliare dovrebbe essere alle spalle.
Tra i settori, sotto pressione le societa’ legate ai metalli e alle materie prime, che soffrono il recupero del dollaro, mentre guardando alle prove dei singoli titoli, nessun componente del Dow Jones e’ riuscito ad evitare l’ondata di vendite. I maggiori ribassi tra le blue chip sono stati riportati da JP Morgan, Du Pont, Bank of America (con l’annuncio di dimissioni del CEO Kenneth Lewis) e American Express.
Microsoft ha ceduto piu’ del 3% dopo che Goldman Sachs ha annunciato di aver rimosso i titoli dalla sua Conviction Buy list. Tra gli altri titoli del comparto tecnologico, Apple ha ceduto il 2.5%, il colosso dei chip Intel il 3.5% circa. Nel settore Internet, vendite su Google, Amazon.com ed eBay.
In ambito di Merger & Acquisition, il gigante delle infrastrutture network Cisco Systems ha annunciato l’acquisto della societa’ norvegese di servizi di videoconferenza Tandberg per $3 miliardi. Comcast ha smentito le voci secondo cui avrebbe raggiunto un accordo per comprare una quota dell’80% di NBC Universal da General Electric. Sotto i riflettori anche Penske Automotive Group che ha interrotto i colloqui per comprare Saturn, il noto brand di General Motors. Intanto il Wall Street Journal ha riportato che Hershey difficilmente lancera’ un’Opa su Cadbury, lasciando la strada libera dunque a Kraft, che nei giorni scorsi si e’ comunque vista respingere l’offerta messa sul piatto per assicurarsi la produttrice britannica di cioccolato.
Sugli altri mercati, in leggero rialzo il petrolio. I futures con consegna novembre hanno guadagnato $0.21 a $70.82 al barile. Sul valutario, euro in calo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di $1.4530. In ribasso l’oro, con i futures con scadenza dicembre che hanno ceduto $8.60 a $1000.70. In progresso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.1940% dal 3.3070% di mercoledi’. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare con titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa solo 76 centesimi al giorno, provalo ora!