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WALL STREET IN GINOCCHIO, DOW -3% SOTTO I 7000

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I listini americani procedono in forte calo a meta’ giornata. Gli investitori sono divenuti maggiormente pessimisti sullo stato di salute del settore bancario e sull’economia piu’ in generale. La forte perdita riportata da AIG e le deludenti notizie giunte dalle banche europee hanno fatto da volano alle vendite. Gli ultimi dati macro hanno evidenziato anche un brusco calo della spesa per le costruzioni, a poco e’ servito il leggero miglioramento registrato nel comparto manifatturiero.

L’indice industriale e’ sceso al di sotto della soglia psicologia dei 7000 punti per la prima volta in oltre 11 anni: era infatti dal 28 ottobre 1997 che il Dow Jones non trattava agli attuali livelli. La crisi del credito e la recessione hanno praticamente dimezzato il valore del listino dai massimi toccati nell’ottobre 2007. Gli analisti di Merrill Lynch stimano che nel caso di un’ulteriore violazione dei supporti, l’S&P500 potrebbe rischiare un ribasso compreso tra il 5% ed il 10%, il che porterebbe l’indice tra i 700 ed i 665 punti.

Ad occupare la scena in giornata e’ il gruppo assicurativo American International Group che, a causa dell’enorme perdita riportata nell’ultimo trimestre ($61.7 miliardi), ha richiesto al governo americano una nuova inienzione di capitali per un valore complessivo di $30 miliardi che vanno ad aggiungersi ai $150 mld. ricevuti nei mesi scorsi.

Pesante il titolo della banca britannica HSBC, giu’ di circa 20 punti percentuali, dopo il calo del 77% dei profitti netti per il 2008 ed un taglio al dividendo. Il management ha dichiarato anche che intendera’ vendere nuovi titoli agli investitori per raccogliere fino a $17.7 miliardi in nuovi capitali.

Male il resto del comparto finanziario: Morgan Stanley, Goldman Sachs, Bank of America, JP Morgan e Citigroup segnano tutti ribassi superiori ai cinque punti percentuali.