Il miglior rapporto sul lavoro governativo degli ultimi mesi non e’ sufficiente ad allontanare i ribassisti dal mercato e estendere il rally visto di recente. Il biglietto verde e’ stato infatti a sua volta favorito dalla creazione di 151 mila posti di lavoro in ottobre, cifra piu’ alta di quanto il mercato si aspettasse. Molte le prese di profitto in quella che dovrebbe risultare la migliore settimana degli ultimi due mesi.
L’entusiasmo iniziale per uno dei migliori risultati sulla situazione occupazionale degli ultimi mesi e’ andato scemando e il mercato, che viene dal raggiungimento dei massimi di due anni, arranca a meta’ seduta. Il Dow Jones cede lo 0.18%, mentre il Nasdaq lo 0.25%. In rialzo frazionale l’S&P 500.
Cedono terreno Kraft, Hewlett-Packard e Microsoft, mentre Bank of America e JP Morgan continuano ad avanzare nonostante la notizia di eventuali perdite dai programmi di riacquisto degli asset legati ai mutui. L’indice di volatilita’ VIX, considerata misura attendibile della paura che aleggia sui mercati, e’ sceso sotto quota 18.
E’ indubbio che il tasso ancora di poco sotto l’area del 10% e’ la riprova della “deludente ripresa lenta dell’economia”, come l’ha definita la Fed. Ma la creazione dell’ordine dei 150 mila posti di lavoro in ottobre fa sicuramente ben sperare. E’ proprio questa la crescita necessaria perche’ gli Stati Uniti possano vedere un miglioramento della situazione. Le notizie migliori arrivano ancora una volta dal settore privato, con le aziende che sono tornate ad assumere dopo aver tagliato tanto. Obama ha appena annunciato che da gennaio gli Stati Uniti hanno creato 1.1 milioni di posti.
Alle 17.30 italiane si conosceranno le cifre sulle vendite di case con contratti in corso. Ma a dettare i tempi, prima ancora dei dati macro, e’ stato sopratutto il dollaro, che ha fatto un bel rimbalzo di oltre lo 0.5% sul basket delle sei valute principali. Il biglietto verde viene tra tre sedute consecutive di cali.
In ambito di trimestrali, non si segnalano grandi market movers. Tuttavia va segnalato che la compagnia di assicurazione AIG, che ha chiuso il trimestre con una perdita netta di $2.4 miliardi, ha detto che potra’ contare su una liquidita’ adeguata per almeno 12 mesi. I titoli Starbucks scambiano in rialzo dopo che la catena di coffee shop ha battuto le attese sia sul fronte degli utili che del fatturato. I profitti di Kraft hanno fatto meglio delle previsioni, ma i ricavi hanno deluso.
Per Chrysler, secondo le stime degli economisti interpellati da Bloomberg, si profila il miglior trimestre dai giorni della bancarotta controllata. La casa automobilistica potrebbe risultare pertanto una delle storie piu’ positive di questa stagione di trimestrali. I conti verranno pubblicati l’8 novembre.
A livello settoriale, riflettori puntati sulle banche. In denaro anche beni al consumo discrezionale e industriali. L’S&P ha riferito che le big della finanza di Wall Street potrebbero perdere fino a $31 miliardi dalle operazioni di buyback sui mutui. In particolare, a rischiare di piu’ sono Bank of America e JP Morgan. Anche per Wells Fargo, Citigroup, US Bancorp e PNC Financial la situazione non si profila delle piu’ rosee.
Le banche ieri si sono rese protagoniste di un’ottima seduta dopo la pubblicazione di un articolo del Wall Street Journal secondo cui la Fed iniziera’ a consentire alle banche piu’ in salute di aumentare i dividendit e presto potrebbe emettere una guidance che fissi gli standard che gli istituti devono rispettare perche’ venga concesso loro l’aumento della cedola.
FBR Capital Markets sottolinea che i parametri possibili, di cui non si parla nell’articolo, potrebbero essere: un rapporto normale di tier 1, rendimenti sugli asset e restituzione dei prestiti TARP. Tra le societa’ consigliate, PNC Financial, USB e JP Morgan, visti i loro elevati livelli di capitale e il desiderio gia’ espresso di rivedere al rialzo il dividendo.
I volumi sono per ora sopra la media (NYSE 572 milioni, Nasdaq 1.02 miliardi di titoli passati di mano), con i titoli in rialzo che sono in numero maggiore rispetto a quelli in ribasso (1644/1266 sul NYSE, 1344/1186 sul Nasdaq) e con i nuovi massimi che si confrontano con i nuovi minimi in rapporto di 441 a 5 sul NYSE e 230 a 24 sul Nasdaq.
Tra i settori, si distinguono in rialzo: Regional Banks-RKH +3.6%, Banks-KBE +2.9%, Financials- XLF +2.1%, Lithium-LIT +1.6%, Broker Dealers-IAI +1.8%, Copper Miners-COPX +1.6%, Silver/Miners-SLV/SIL +1.6%. In ribasso: Spain-EWP -3.6%, Italy-EWI -3.0%, The U.K.-EWK -2.2%, Sweden-EWD -2.1%, Wind Energy-FAN -1.8%, 20+ yr Treasuries-TLT -1.3%, Sugar-SGG -1.2%, Pharma-PPH -1.0%, Platinum-PPLT -1.0%, Biotech-IBB -0.9%, Coffee-JO -0.9%