Apertura in netto ribasso per gli indici americani, pressati dalle prese di beneficio, da alcune deludenti notizie giunte dal fronte societario e dalla nervosa attesa per l’intervento del capo della Fed sull’inflazione. Il Dow Jones cede lo 0.37% a 13599, l’S&P500 lo 0.55% a 1523, il Nasdaq arretra dello 0.51% a 2656.
Ad originare le vendite in avvio sono le deludenti notizie giunte dal fronte societario. Il colosso retail degli articoli per la manutenzione e cura della casa, Home Depot ([[HD]]), ha tagliato le stime sui risultati del secondo trimestre a causa del debole momento che sta continuando a caratterizzare l’intero sistema immobiliare.
Anche il tanto atteso bilancio fiscale di Alcoa ([[AA]]) ha parzialmente deluso gli investitori. Il colosso dell’alluminio ha riportato un leggero calo degli utili cosi’ come previsto dagli analisti, e ricavi inferiori al consensus. La societa’ ha confermato il piano strategico incentrato sull’acquisto della rivale canadese Alcan ([[AL]]) mentre il colosso minerario BHP Billiton ([[BHP]]) sembra sia in trattative con un gruppo di private equity per poter rilevare proprio Alcoa.
A tenere incollati gli indici in territorio negativo e’ anche un fattore prettamente tecnico. Con il Dow Jones e l’S&P500 in prossimita’ di livelli chiave non dovrebbe sorprendere assistere dunque ad alcune prese di beneficio dopo la recente corsa dei listini.
Note positive emergono invece dal comparto dell’auto. La banca d’affari JP Morgan ha rivisto al rialzo il rating di General Motors ([[GM]]) e Ford Motor ([[F]]) grazie ai risvolti favorevoli che potranno emergere nei prossimi giorni dagli accordi con i sindacati sulle spese per l’assistenza medica dei lavoratori.
Oltre agli sviluppi societari, ad attarre particolarmente l’attenzione in giornata sara’ anche l’intervento del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, sulla dinamica inflazionistica, da cui potrebbero emergere nuove indicazioni sul futuro corso del costo del denaro.
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Sugli altri mercati, nel comparto energetico il greggio sta cedendo terreno. I futures con scadenza agosto segnano un calo di 24 centesimi a $71.95 al barile. Sul valutario, l’euro sta estendendo i guadagni nei confronti del dollaro: il cambio tra le due valute e’ a quota 1.3650 (massimo intraday e storico 1.3697). In lieve rialzo l’oro. I futures con consegna agosto vengono scambiati a $663.00 all’oncia (+$0.50). In rialzo i Titoli di Stato: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 5.0670%.