Gli indici azionari americani hanno aperto agli scambi poco distanti dalla linea di parita’ (controlla la performance in tempo reale). Dopo la breve accelerazione subito dopo il rilascio dei dati sull’occupazione (in linea con le attese), gli operatori sono tornati sulla difensiva, consapevoli che il mercato del lavoro continua a rimanere debole.
A marzo gli Usa hanno perso 663 mila posti di lavoro, mentre il tasso di disoccupazione e’ balzato all’8.5%, massimo dal 1983. Dopo i deludenti numeri giunti nei giorni scorsi dal settore privato, molti analisti ritenevano che il dato odierno potesse attestarsi a livelli nettamente peggiori del consensus.
Dopo aver digerito gli ultimi numeri i listini potrebbero estendere il rally degli ultimi giorni che ha permesso all’indice S&P500 di risalire del 23% dai minimi toccati lo scorso mese, dimezzando al 7.5% le perdite da inizio anno, e al Dow Jones di superare la soglia degli 8000 punti, durante le contrattazioni, per la prima volta da febbraio. Dall’altro lato, alcune prese di beneficio non dovrebbero neanche sorprendere, soprattutto in vista del weekend.
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Sul fronte societario, a sostenere il comparto hi-tech dovrebbe essere il buon rialzo (+24%) di Reserach In Motion. La societa’, nota per la tecnologia BlackBerry, ha riportato nell’after hour di ieri sera una trimestrale migliore delle attese, riportando un EPS di 90 centesimi e ricavi in rialzo del 24.5% su base annuale.
Tra le news di fusioni ed acquisizioni, riflettori puntati sul colosso informatico IBM che potrebbe presto offrire nuovi dettagli sulla possibile acquisizione di Sun Microsystems, un’operazione di dimensioni tali da non essere mai stata attuata prima dalla societa’.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in flessione il greggio. I futures con consegna maggio arretrano di $0.90 a $51.74 al barile. Sul valutario, sale l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3413. In ribasso l’oro a $901.50 l’oncia (-$7.40). Giu’ i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.7880%.