Società

WALL STREET IN CERCA
DI SPUNTI RIALZISTI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Dopo essere partite con la voglia di recuperare i forti ribassi dei giorni scorsi, le borse americane hanno rallentato il passo fino a saggiare il fronte negativo per poi risalire la china.

Gli investitori attendono con ansia il discorso che questa sera il presidente Bush terra’ sullo stato dell’Unione.

”La situazione sul mercato cambia continuamente perche’ gli operatori sono estremamente nervosi”, osserva Donna Van Vlack, direttore del trading per il gestore di fondi Brandywine Asset Management.

Verificare aggiornamento indici IN TEMPO REALE in prima pagina

Il discorso di Bush – che giunge all’indomani del rapporto finale del capo degli ispettori Onu Hans Blix sull’Iraq – vertera’ principalmente su due fronti: l’affaire Saddam e il pacchetto di sgravi fiscali. Secondo quanto riferisce la Cnn, Bush non incitera’ alla guerra ma sottolineera’ che gli USA e i Paesi alleati sono pronti per un’azione militare.

Intanto questa mattina il ministro degli Esteri britannico Jack Straw ha dichiarato che Baghdad non ha rispettato la risoluzione 1441 e che quindi una soluzione pacifica si allontana. Ricordiamo che gli Stati Uniti hanno sempre considerato la violazione della risoluzione 1441 un fattore sufficiente a giustificare un attacco.

C’e’ attesa inoltre per la decisione sui tassi d’interesse e i commenti della Federal Reserve sull’economia e sulla politica monetaria, in calendario domani alle 14:15 ora di New York (le 20:15 ore italiane). Il meeting e’ iniziato oggi. Secondo un sondaggio condotto dall’agenzia di stampa Reuters su 22 primary dealer, il FOMC dovrebbe lasciare invariato l’obiettivo sui Fed Fund. Tuttavia, quattro dealer – inclusa la banca d’affari Merrill Lynch – ritengono che Greenspan potrebbe lasciare la porta aperta per possibili tagli nel breve termine.

Ad incoraggiare gli acquisti in apertura, i risultati trimestrali e/o le previsioni incoraggianti di numerose societa’, tra cui le blue chip del Dow Jones Procter & Gamble, (PG – Nyse), Merck (MRK – Nyse) e DuPont (DD – Nyse).

Del resto, sempre sul fronte societario, non mancano le notizie negative. Da segnalare in particolare le indicazioni sconfortanti di SBC Communications, R.J. Reynolds, Taiwan Semi e Biogen e la revisione al ribasso delle stime 2003 di AOL Time Warner da parte di Merrill Lynch.

Sui listini in generale, male oro (GOX), telecomunicazioni (XTC), semiconduttori (SOX), biotech (BTK). Deboli i software (GSO). Bene networking (NWX), hardware (GHA), petroliferi (XOI), energia (XNG). In leggero rialzo i retail (RLX).

Sul fronte macroeconomico, miste le notizie arrivate nella mattinata. Sia la fiducia dei consumatori di gennaio che la vendita di nuove case di dicembre si sono rivelate al di sopra delle attese. Tuttavia la fiducia e’ scesa a 79 punti (dagli 80,7 di dicembre), il minimo degli ultimi nove anni.

Reazione positiva degli investitori al dato sugli ordini di beni durevoli di dicembre, nonostante esso si sia rivelato al di sotto delle attese. Cio’ che ha confortato il mercato e’ stato il fatto che escluso il settore trasporti, l’indicatore ha messo a segno una crescita dell’1,1%.

Ha contribuito a riportare il buonumore tra gli investitori, il leggero recupero del dollaro nei confronti dell’euro.

Da segnalare:

Sebbene la guerra non sia ancora iniziata, le banche d’affari americane pensano gia’ al dopo-Iraq e agli effetti di un eventuale conflitto. Secondo quanto riporta la CNBC, il chief global strategist di Morgan Stanley, Barton Biggs, si e’ detto ottimista sulla situazione geopolitica. ”Se un conflitto ci sara’ – ha dichiarato Biggs -, si concludera’ rapidamente, con una facile vittoria degli Stati Uniti. E cio’ dara’ fiducia ai mercati”.
Pessimista invece la banca d’affari Prudential, secondo cui un conflitto causerebbe una paralisi dell’attivita’ di brokeraggio a Wall Street.

Per avere tutti i dettagli clicca su TITOLI CALDI , in INSIDER.