Avvio di seduta negativo per i principali indici americani. Gli operatori tornano sulla difensiva dopo il rally di ieri, innescato dalle rassicurazioni di Bernanke sullo stato del sistema finanziario e sulle prospettive di recupero dell’economia. Timida la reazione al primo intervento del presidente Obama al Congresso.
In seguito agli ampi movimenti delle ultime due sedute, gli operatori hanno ripreso un atteggiamento maggiormente improntato sulla cautela, mentre continuano a digerire le ultime news provenienti da Washington. Nella tarda serata di ieri, il presidente Obama, in un discorso alla Nazione, di fronte al Congresso Usa, ha offerto nuovi dettagli sul piano di rilancio economico nel tentativo di rassicurare i cittadini, la cui fiducia nella ripresa e’ crollata ai minimi storici. Obama ha enfatizzato la necessita’ di creare nuovi posti di lavoro e stabilizzare il sistema finanziario per permettere all’economia di recuperare dalla crisi.
Gli investitori restano in attesa dei dettagli sullo “stress test” che verra’ applicato agli istituti bancari in difficolta’. Si aspettano nuovi aggiornamenti sulla parziale nazionalizzazione di Citigroup, il cui titolo e’ schizzato nella giornata di ieri dopo i commenti del presidente della Fed, ma in mattinata cede circa il 10%.
In mattinata Bernanke proseguira’ l’audizione al Congresso: il n.1 della Banca Centrale ieri aveva rassicurato i mercati sostenendo che al momento non sono necessarie operazioni di nazionalizzazione delle banche.
Occhi puntati anche su Bank of America. Merrill Lynch stima una perdita di $15.8 miliardi per il gruppo, piu’ di quanto stimato in precedenza dagli stessi analisti. Il titolo segna una perdita di poco inferiore ai quattro punti percentuali.
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Dal fronte macro sono attesi gli ultimi aggiornamenti sul mercato immobiliare. Gli analisti stimano un rialzo delle vendite di case esistenti per il mese di gennaio, mentre le richieste di mutui ipotecari sono diminuite nell’ultima settimana. Alle 16:30 l’attenzione si spostera’ sul comparto energetico, in occasione del rilascio dei dati sulle scorte. Intanto futures con consegna aprile sul petrolio segnano un rialzo di $0.64 a $40.60 al barile.
Sugli altri mercati, sul valutario, scende l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.2787. Arretra l’oro a $964.90 l’oncia (-$4.60). In calo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.82%.