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WALL STREET IN CALO, NON E’ ARIA DI RECUPERO

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Al giro di boa gli indici azionari americani continuano a viaggiare in territorio nettamente negativo. Il tentativo di recupero, dopo la brutta apertura, non ha retto a lungo, ed al momento il Dow Jones cede l’1.72% a 11765, l’S&P500 l’1.99% a 1284, il Nasdaq arretra del 3.17% a 2219. A preoccupare gli operatori sono ancora i timori di un ingresso dell’economia in fase di recessione. Con il calo giornaliero, il sesto consecutivo, gli indici si apprestano ad entrare in una fase di mercato “orso”, giu’ di oltre il 20% dai massimi toccati ad ottobre. E questo nonostante il drammatico taglio deciso ieri dalla Fed a mercati aperti.

La manovra straordinaria della Fed relativa al taglio di 75 punti base del costo del denaro non ha risolto ancora molti dubbi degli operatori che continuano a chiedersi se il mercato abbia raggiunto un punto di “bottom” o sia posizionato per un proseguimento della caduta, per via della minaccia di recessione (che secondo la maggior parte degli operatori e’ gia’ cominciata, anche se non rilevata statisticamente).

A peggiorare la situazione in mattinata e’ la deludente trimestrale diffusa dal colosso informatico Apple (AAPL) che sta avendo l’effetto di trascinare al ribasso l’intero comparto tecnologico. Nell’after hour di ieri sera, la societa’ di Cupertino ha diffuso un outlook peggiore delle stime per i prossimi mesi e riportato vendite inferiori al consensus. L’azione scende di oltre il 16%, in evidente difficolta’ anche Google (GOOG) (arrivato a testare il livello psicologico dei $550) e Microsoft (MSFT).

Le vendite si sono intensificate anche sulle piazze europee dove i principali indici di riferimento segnano cali medi del 4% dopo che la BCE ha esplicitamente dichiarato che non seguira’ la linea della Fed in materia di politica monetaria allontanando cosi’ le speranze di un taglio ai tassi d’interesse europei (guarda il video di Trichet).

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E’ evidente che il rischio-recessione sta ormai influenzando in pieno i mercati mondiali. Gli strategist delle maggiori banche d’affari Usa stanno rivedendo al ribasso tutte le stime sulla crescita del Pil americano e sui target degli indici azionari. Tobias Levkovich, chief equity strategist di Citigroup (C) ha ridotto le stime sul 2008 per l’S&P500 del 7.5%. Anche le banche d’affari Merrill Lynch (MER) e UBS hanno rivisto al ribasso le previsioni sulla crescita dell’azionario e dell’economia.

In assenza di importanti dati macroeconomici, gli operatori stanno valutando con maggiore attenzione gli utili societari. Pfizer (PFE), United Technologies (UTX) e ConocoPhillips (COP) hanno battuto le attese degli analisti; Motorola (MOT) ha riportato un calo dell’84% dei profitti e annunciato un outlook inferiore alle attese. Dopo la chiusura delle borse sara’ il colosso delle aste online eBay (EBAY) a diffondere i risultati trimestrali.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Homebuilding +8.8%, Diversified Banks +5.9%, Residential REITS +5.1%, Motorcycle Manufacturers +4.8%, e Divers REITS +4.4%. Tra i piu’ forti ribassi: Diversified Metals & Mining -11.2%, Coal & Consumable Fuel -8.1%, Steel -7.7%, Computer Hardware -7.1%, e Fertilizer & Agricultural Chemicals -7.0%

Alle 12.30 E.T. il volume di scambio e’ di 880 milioni di pezzi al NYSE e 1.250 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1396 a 1679 al Nyse e 1005 a 1885 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 2 a 116 al NYSE e 1 a 139 al Nasdaq.

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