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Wall Street in calo: dati Usa deludono, Europa costante problema

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New York – Wall Street in forte calo e rendimenti a 10 anni dei Treasury che testano nuovi minimi record della storia. Al momento il ribasso dei tassi è -6,16% all’1,63%. Peggiorano azionario Usa e materie prime.

Dopo la pubblicazione del dato relativo alle vendite di case con contratti in corso, del mese di aprile, gli indici americani accelerano al ribasso.

In chiusura il Dow Jones scende di 160,83 punti (-1,28%), a quota 12.419,86 punti, mentre il Nasdaq arretra di 33,63 punti (-1,17%), a 2.837,36. In rosso anche lo S&P500, che perde 19,10 punti (-1,43%) a $1.313,32.

La volatilità, considerata anche come “indice della paura” e rappresentata dal CBOE Volatility Index, balza +11%, salendo al ritmo più sostenuto dal 13 aprile scorso e attestandosi a 23,29 punti circa.

Dall’Europa continuano ad arrivare notizie negative sugli sviluppi della crisi del debito, motivo per cui gli investitori si rifugiano sui bond americani. Euro crolla a nuovi minimi sotto la soglia di quota $1,24, fino a $1,2365. Si tratta del valore più basso dal giugno del 2010.

“Gli investitori continuano a guardare con preoccupazione alla Grecia”, ha detto in una intervista a Bloomberg Mikkel Kierkegaard Petersen, consulente senior dell’azionario presso Nordea Private Bank, a Copenhagen. Il riferimento è agli ultimi sondaggi, che mostrano che la maggior parte dei greci vogliono rinegoziare i termini del piano di salvataggio.

“Tutti sono preoccupati per il rischio contagio e per l’eventuale fallimento delle banche – ha detto Michael Franzese, managing director della divisione di trading presso Wunderlich Securities a New York – Quando gli investitori decidono di parcheggiare la loro liquidità vuol dire che non vogliono perdite”.

Da segnalare che i rendimenti dei Treasury a 10 anni sono scesi nelle nove settimane consecutive terminate lo scorso 18 maggio: si tratta della serie più lunga dal 1998. L’ultima volta in cui i Treasury guadagnarono per nove settimane di fila fu infatti nel periodo che si concluse il 2 ottobre del 1998, quando gli investitori cercavano disperatamente asset rifugio in un momento caratterizzato dalle flessioni delle valute asiatiche, dal default della Russia sul debito sovrano e dal collasso dell’hedge fund Long-Term Capital Management.

Nel mese di aprile il rialzo segnato dai Treasury è stato pari a +1,5%. si tratta del miglior ritorno su base mensile dal maggio del 2011, stando a quanto risulta dai dati sui bond stilati da Bank of America Merrill Lynch.

MARKET MOVER

-L’attenzione è oggi non solo sulla Spagna, ma anche sull’Italia, dove l’asta dei BTP a cinque e dieci anni ha messo in evidenza un forte rialzo dei tassi di interesse. Reazione immediata sul mercato secondario: sell off di bond italiani e spagnoli e rendimento sui BTP a dieci anni arrivato al 6%.

Giunge tuttavia una notizia confortante, che è riuscita a frenare però solo per poco i sell sulle borse europee e sull’euro. Si tratta della decisione dell’Unione europea di ricapitalizzare le banche europee attingendo al fondo di salvataggio permamente, il Meccanismo Europeo di Stabilità.

– Rischio Spagna, misurato dai credit default swap, tocca il record a 583 punti base.

– Wall Street sconta le perdite di alcuni titoli; Facebook vira in rosso con -2,25%, dopo aver perso -25% rispetto al 18 maggio, giorno dell’Ipo flop, e dopo -10% di ieri. Con una capitalizzazione di mercato di $79,1 miliardi, il titolo scambia ora 29,5 volte gli utili attesi 2014, stimati in $2,69 miliardi. Affinché il rapporto price-to-earning si attesti sulla media dei titoli nel Nasdaq, il prezzo dovrebbe calare sui $23, rispetto ai $28 attuali (e contro i $38 del prezzo di collocamento dell’Ipo).

Male RIM con – 7,83%, dopo la notizia secondo cui il noto produttore dei Blackberry avrebbe chiesto aiuto agli esperti di JPMorgan Chase e RBC Capital Markets per valutare le opzioni strategiche a disposizione. Tra le varie alternative, la formazione di una partnership, la cessione delle licenze dei software e dei prodotti e il cambiamento del modello di business.

LinkedIn vira in rosso, -1,81%, nonostante l’analista Mark Mahaney, analista di Citigroup, abbia affermato che il titolo potrebbe segnare un rally +25% arrivando al target price atteso, pari a $125 (ora è sui $98 per azione).

TITOLI E SETTORI IN GENERALE – Tra i ribassi da segnalare sul Dow Jones Caterpillar -2,53%.

Tra i settori molto male quello energetico, che perde sulla scia del petrolio, -3,07%; il migliore comparto è quello delle utility -0,61%. Male le banche con Bank of America -3,10%, JP Morgan -1,99%, Citi -3,77%, Morgan Stanley -4,03%, Goldman Sachs -3,32%.

Guarda il Grafico sull’indice della volatilità. [ARTICLEIMAGE]

VALUTE E COMMODITIES

In ambito valutario, l’euro sul dollaro a $1,2365, minimi dal giugno 2010. La moneta unica perde sullo yen a JPY 97,77; dollaro/yen -0,78% a JPY 79,09.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio arretrano a quota $87,82 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.565,70 l’oncia.