New York – Buon rialzo per l’azionario americano nonostante una serie di trimestrali poco convincenti in Usa e dai persistenti dubbi circa il futuro dell’Europa.
In chiusura l’indice S&P500 avanza di 24,52 punti (+2,04%) a 1.225,38, e torna ai massimi di agosto. Nasdaq su di 42,51 punti (+1,63%) a 2.657,43, mentre Dow in rialzo di 180,05 punti (+1,58%) a 11.577,05.
Nonostante le trimestrali deludenti di Goldman Sachs e Bank of America (se si guarda la performance delle attivita’ di trading), a livello settoriale i finanziari si stanno comportando bene e sono tra i piu’ richiesti sinora.
A gravare sulle contrattazioni inizialmente sono le notizie giunte dal Vecchio Continente. L’Ue sta studiando l’introduzione di un divieto delle vendite allo scoperto sui Cds. Secondo Wolfgang Schauble, ministro delle Finanze tedesco, i costi sono pero’ superiori ai benefici che si otterranno dalla norma.
Tuttavia in seguito ci pensa un articolo del giornale inglese Guardian a ridare la spinta, secondo cui Francia e Germania vorrebbero portare il fondo salva stati a €2 trilioni, nel tentativo di risolvere in maniera definitiva la crisi della regione.
Nella giornata di ieri l’azionario mondiale aveva scontato i timori sulla crisi del debito, selloff che oggi vede come protagonista in negativo le banche francesi, penalizzate dalla nota negativa di Moody’s.
Oltre che sulla crisi dei debiti in Europa, l’attenzione torna a concentrarsi sui problemi macro a livello globale. Sotto i riflettori le indicazioni economiche negative arrivate dall’Europa, con l’indice Zew tedesco della fiducia degli investitori scivolato ai minimi in tre anni e anche il rallentamento del Pil cinese, che nel terzo trimestre è salito del 9,1%, a un livello inferiore rispetto alle attese. Detto questo, la solidità della congiuntura cinese è comunque un fatto incontrovertibile.
A Wall Street, la giornata di oggi sarĂ ricca di notizie provenienti dal fronte societario, con il colosso bancario Goldman Sachs che ha annunciato di aver archiviato il terzo trimestre in perdita. La seconda della sua storia. Tuttavia i titoli avanzano.
Yahoo! in calo di circa il 3% dopo che nel terzo trimestre ha registrato un calo delle entrate e degli utili.
Intel su di circa il 5% grazie a risultati migliori delle stime.
Apple cede invece il 5,9%, non riuscendo a raggiungere le stime degli analisti, sia di utili che di vendite. La societĂ ha accusato i rumors sul nuovo iPhone per gli scarsi risultati.
Al contrario della rivale, Bank of America batte le attese e registra un utile di $6,23 miliardi, rispetto ai $7,3 miliardi di un anno fa. I conti sono piaciuti al mercato in un primo momento, ma dopo che gli investitori hanno avuto il tempo di analizzare i conti piu’ nel dettaglio, il titolo e’ sceso sotto quota $6. Per via delle condizioni difficili di mercato, che hanno allontanato i clienti, le attivita’ di trading sul valutario, il reddito fisso e le materie prime hanno portato a ricavi pari a $314 milioni. Si tratta di un calo di $3,2 miliardi rispetto all’analogo periodo del 2010.
In ambito valutario, l’euro torna sopra quota $1,37 nei confronti del dollaro a $1,3738, salendo verso il franco svizzero a CHF 1,2351. Moneta unica nei confronti dello yen a JPY 105,50.
Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio tornano a salire, mettendo a segno un forte rialzo a quota $88,34 al barile, mentre le quotazioni dell’oro scambiano a $1.652,80 l’oncia.