Società

Wall Street in bilico sulla parita’

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Partenza di poco sopra la linea di parita’ per l’azionario Usa, con successivo passaggio in rosso degli indici. Non e’ un avvio esaltante, e non sembra un gran miglioramento rispetto alla debolezza mostrata nella primissima mattinata e sul finale di ieri.

Il Dow avanza dello 0.15% a quota 10457.97, il Nasdaq dello 0.43% in ara 2298.97, mentre l’S&P 500 dello 0.15% a 1114.85 punti. L’andamento piu’ positivo coincide con un rafforzamento dell’euro, in recupero dai minimi di seduta di -0.5% contro il dollaro. Ora il calo e’ di poco meno dello 0.2%.

Tuttavia i listini non riescono ad imboccare una strada ben precisa, dopo che l’euforia per l’impegno preso dalla Cina ad apprezzare la sua valuta nazionale e’ lentamente evaporata. Anche le principali piazze del Vecchio Continente hanno migliorato la loro posizione, ma rimangono pur sempre in territorio negativo.

A livello di notizie bisognera’ probabilmente aspettare le 16 italiane per ricevere i primi dati importanti sul fronte macro. Le vendite di case esistenti di maggio dovrebbero mostrare un incremento rispetto al mese precedente. Alle 19 italiane si conoscera’ l’esito dell’asta del Tesoro di titoli a 2 anni.

Intanto oggi inizia l’incontro di due giorni della Federal Reserve sui tassi di interesse. Nessun commento dovrebbe pero’ uscire nel primo giorno.

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Domani si profila invece una seduta all’insegna della volatilita’, mentre oggi gli scambi dovrebbero essere caratterizzati da volumi sottili.

L’entusisasmo iniziale per la decisione della Cina di apprezzare lo yuan ha avuto vita breve, con il mercato che nel pomeriggio di ieri ha bruciato i solidi guadagni della mattina, mentre oggi le Borse degli altri continenti ritracciano una parte dei rialzi del rally della vigilia.

In ambito di notizie societarie, gli occhi sono puntati sui conti fiscali di Walgreen, Carnival, Commercial Metals, Jefferies. La catena di farmacie ha archiviato il trimestre con un utile per azione in sintonia con le attese. L’azione perde il 4% in avvio: negli ultimi minuti si vocifera di un declassamento dei titoli da parte del broker Lazard. Dopo la chiusura sara’ la volta di un gruppo di aziende tecnologiche, tra cui Adobe Systems, Jabil Circuit e Red Hat.

I finanziari nel Vecchio Continente sono in ribasso appesantiti dalla decisione di Fitch di declassare BNP Paribas, anche se l’annuncio e’ arrivato ieri, quando era stato interpretato dai trader come un fattore ininfluente per il mercato a stelle e strisce.

Nel comparto energetico le quotazioni del greggio decelerano. I futures con consegna luglio cedono $1.17 in area $76.65 al barile. La moneta unica cede circa lo 0.38% nei confronti della controparte americana attestandosi a quota $1.2277. L’oro segna -$5.6 a quota $1235.10 l’oncia. Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.210% dal 3.243% di ieri.