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WALL STREET IN ALLUNGO, FOCUS SU PALM E AMBAC

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Apertura positiva per il mercato azionario, che pero’ non sono sufficienti a consentire di superare livelli di resistenza importanti. I rialzi modesti suggeriscono ad ogni modo che anche questa settimana si dovrebbe chiudere in positivo per i listini, che attualmente sono in progresso dello 0.7% da lunedi’.

Il Dow guadagna lo 0.16% a quota 10944.60, esattamente dove si trovava una settimana fa. Il Nasdaq avanza dello 0.22% a 2442.12 punti, mentre l’S&P 500 dello 0.19% a quota 1188.64.

Il paniere allargato ha gia’ inanellato sei ottave positive di fila. Tale striscia e’ certamente impressionante e segnala un trend rialzista, tuttavia i listini hanno fatto fatica a portarsi su nuovi massimi ultimamente, con la corsa del Dow che si e’ in piu’ di un’occasione interrota sulla soglia psicologica degli 11.000 punti. Cio’ suggerisce che probabilmente il mercato e’ ipercomprato sul breve termine.

La persistente incertezza della situazione finanziaria di Atene certamente non aiuta. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, in ambito macro l’attenzione sara’ rivolta ai dati sulle scorte di magazzino all’ingrosso, che verranno pubblicati alle 16 italiane.

Ad ogni modo Wall Street sembra impostata per estendere i guadagni di ieri, quando la crescita record delle vendite al dettaglio in marzo aveva messo in secondo piano i timori legati ai nuovi segnali di debolezza del mercato del lavoro.

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Andamento altalenante per il dollaro, in progresso dello 0.3% contro lo yen, ma in calo marginale contro la valuta unica. Il petrolio risale sopra quota $86 al barile.

Tra le societa’ in focus, le azioni di Ambac balzano del 57% dopo che l’assicuratore di bond ha annunciato un profitto netto di $558.1 milioni nel quarto trimestre dopo i $2.34 miliardi di perdite di un anno prima. Rimbalzano intanto rumour secondo cui una societa’ informatica avrebbe messo il mirino sulla produttrice di palmari Palm.

I riflettori saranno puntati anche sulle banche, dopo che il Wall Street Journal ha riportato che 18 societa’, tra cui Citigroup, Goldman Sachs, Bank of America, Morgan Stanley e J.P. Morgan Chase hanno tenuto nascosto il livello di rischio intrapreso negli ultimi cinque trimestri, abbassando i livelli di debito prima di riportare pubblicamente i conti fiscali.

A mercati chiusi annuncera’ i propri risultati trimestrali il colosso petrolifero Chevron. La blue chip ha reso noto che gli utili del primo trimestre dovrebbero probabilmente essere migliori dei risultati del quarto trimestre. Il gigante energetico non ha discucco i numeri nello specifico, ma gli analisti prevedono in risultato netto di $1.66 per azione.

Sempre restando nell’arena degli energetici, Valero Energy ha venduto l’impianto di raffinazione di Delaware City da 210.000 barili al giorno di produzione a PBF Energy Partners – un fondo di Petroplus, Blackstone Group e First Reserve – per $220 milioni.

Tra le altre notizie societarie degne di nota, Wal-Mart, il maggiore gruppo di vendite al dettaglio al mondo, ha deciso di ridurre i prezzi di 10.000 prodotti, nel tentativo di interrompere la fase di rallentamento delle vendite negli Stati Uniti.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio guadagnano terreno. I futures con consegna maggio avanzano di $0.73 attestandosi a quota $86.01 al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3386 (+0.19%). L’oro guadagna $4.80 in area $1157.70 circa. In calo i titoli di stato, il rendimento sul benchmark decennale e’ in rialzo al 3.9100% dal 3.8960% di ieri.