Seduta all’insegna dell’ottimismo a Wall Street sull’onda degli ottimi dati macroeconomici che indicano che la ripresa e’ alle porte.
Il Nasdaq ha chiuso a 1.802,75 (+4,12%)
Il Dow Jones a 10.368,86 (+2,60%)
L’S&P 500 a 1.131,78 (+2,26%)
Per il Dow si tratta del maggiore rialzo giornaliero dallo scorso 24 settembre, quando l’indice chiuse la seduta con una crescita del 4,5%.
L’ottima performance del settore dei semiconduttori ha messo le ali al Nasdaq, che ha registrato la migliore performance giornaliera di quest’anno.
In particolare, a trascinare le borse e’ stato il dato sull’Ism, (Index for Supply Management, ex Napm manifatturiero), che per la prima volta dal luglio 2000 si e’ attestato sopra la soglia dei 50 punti. L’indice dei manager americani responsabili degli ordini di acquisto e’ salito a febbraio a quota 54,7 punti.
Bene anche gli indicatori su reddito e spese personali di gennaio, entrambi aumentati dello 0,4%, rispettivamente al di sopra e in linea con le attese.
Oggi e’ stata comunicata anche la fiducia dei consumatori relativa al mese di febbraio, compilata dall’Universita’ del Michigan. L’indice e’ sceso a 90,7 punti, dai 90,9 di meta’ febbraio e dai 93 di gennaio. Il dato e’ leggermente inferiore alle aspettative degli analisti (91).
Martedi’ era stato annunciato anche l’indice della fiducia dei consumatori compilato dal Conference Board, attestatosi a 94,1, livello che secondo la societa’ di ricerca di New York dovrebbe sostenere una buona spesa al consumo, a tutto vantaggio del settore retail.
I numerosi dati macroeconomici comunicati oggi sono un segno evidente che l’economia americana sta finalmente risalendo la china, come del resto aveva dichiarato il presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, nella giornata di mercoledi’.
Alan Lafley, amministratore delegato del colosso di largo consumo Procter & Gamble (PG – Nyse), ha dichiarato al canale televisivo Usa Bloomberg che la recessione e’ addirittura gia’ alle spalle.
Oggi e’ poi stata annunciata una serie di incentivi per il settore auto. General Motors (GM – Nyse) e Ford Motor Co. (F – Nyse) hanno infatti presentato una serie di mosse tese a rilanciare le vendite (da un ribasso dei prezzi fra i $2.000 e i $2.500 a finanziamenti a tasso zero). L’iniziativa arriva nel giorno in cui sono stati diffusi dati deludenti sulle vendite di febbraio.
A livello settoriale, tra le blue chip brillano hardware, petroliferi, farmaceutici e auto.
Tra i singoli titoli, in forte crescita Procter & Gamble (PG – Nyse) e Walt Disney (DIS – Nyse).
Nel tentativo di far risalire le vendite, il gigante dell’intrattenimento ha deciso di ridurre a 300-400 i punti vendita negli Stati Uniti, trasformandoli da empori in negozi specializzati. Il costo dell’operazione e’ di oltre $200 milioni.
Bene anche il gigante del settore aerospaziale e della difesa Lockheed Martin (LMT – Nyse), che ha messo a segno un importante contratto.
In crescita i titoli farmaceutici, dopo la presentazione a New York di nuovi prodotti e gli incoraggianti dati diffusi dalla Merck (MRK – Nyse) su un nuovo vaccino contro l’HIV. Da segnalare i rialzi di Schering (SHR – Nyse), Pfizer (PFE – Nyse) ed Eli Lilly (LLY – Nyse).
Oggi ha debuttato il colosso giapponese delle tlc NTT Docomo (DCM – Nyse).
A scatenare il rally al Nasdaq e’ stata l’ottima performance dei settori Internet e dei semiconduttori.
In particolare, il listino high tech e’ stato contagiato da un upgrade sul titolo Yahoo! (YHOO – Nasdaq), portato da “buy” a “strong buy” dalla banca d’affari SoundView Technology, e dall’ottimismo espresso dai vertici del primo gruppo di circuiti integrati, Novellus System (NVLS – Nasdaq), che hanno alzato le stime sui risultati del primo trimestre. Il titolo della societa’ e’ stato
premiato dalla banca d’affari Robertson Stephens con un upgrade da “market perform” a “buy”.
Sulla scia di Novellus, hanno chiuso in forte crescita Intel (INTC – Nasdaq), STMicroelectronics (STM – Nyse), Micron Technology(MU – Nyse) e Texas Instruments (TXN – Nyse).
Buona infine la performance di Microsoft (MSFT – Nasdaq). Il mercato ha infatti accolto positivamente la decisione del colosso dei software di apportare, in accordo con il dipartimento di Giustizia Usa, alcune modifiche alla proposta di risoluzione della causa antitrust, considerata da molti esperti troppo favorevole alla societa’.
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