Società

WALL STREET: IL TORO PASSA LA MANO AI RIBASSISTI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Avvio di sessione in calo per gli indici Usa, che scontano alcuni downgrade societari e i contrastati dati macroeconomici, nonche il recupero del greggio. Il Dow Jones cede lo 0.34% a 11939, l’S&P500 lo 0.51% a 1362, il Nasdaq e’ in ribasso dello 0.98% a 2340.

Nel mese di settembre, i prezzi alla produzione sono scesi dell’1.3%, battendo le stime degli analisti, grazie al forte calo dei prezzi della benzina. A sorprendere gli operatori e’ pero’ l’inatteso aumento della versione “core”, cresciuta dello 0.6% contro un consensus di +0.2%.

Dal contrastato rapporto e’ evidente il forte impatto originato dal brusco calo die prezzi energetici; allo stesso tempo si nota un’accelerazione delle pressioni inflazionistiche nelle altre aree che non lascera’ respirare liberamente la Fed in materia di tassi.

Dagli altri dati in calendario e’ emerso anche un calo oltre alle attese della produzione industriale di settembre, associato ad una leggera diminuzione della capacita’ di utilizzazione.

A pesare maggiormente sul comparto hi-tech sono poi i commenti negativi espressi sul colosso dei chip Intel ([[INTC]]), che riportera’ la trrimestrale subito dopo la chiusura dei mercati, e sul colosso media online Yahoo! ([[YHOO]]), anche questo atteso per il rilascio dei risultati fiscali.

Goldman Sachs non ha neanche pazientato per verificare la qualita’ dei dati per tagliare il rating a Neutral su Intel, in base a considerazioni sulla valutazione del titolo.
In giornata a riportare i risultati finanziari saranno anche IBM ([[IBM]]) e Motorola ([[MOT]]). Degli utili riportati in mattinata, sono risultati superiori alle attese quelli emessi da United Technologies ([[UTX]]), Merrill Lynch ([[MER]]) e Johnson & Johnson.

Nel comparto energetico, il petrolio sta estendendo i forti guadagni di ieri, riconquistando la vetta dei $60, sulle speculazioni che il taglio di un milione di batili da parte dell’OPEC possa applicarsi sull’attuale output anziche’ sulla precedente quota. Nelle prime battute i futures con scadenza novembre segnano un progresso di 27 centesimi a $60.21 al barile.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 8 sezioni in tempo reale
riservate agli abbonati a INSIDER. Se non sei gia’ abbonato, clicca sul
link INSIDER

Sugli altri mercati, sul valutario, in lieve recupero l’euro a 1.2547 contro il dollaro. L’oro e’ in calo di $0.60 a $597.90 l’oncia. In rialzo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ portato al 4.736%.