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WALL STREET: IL TORO
SI SCATENA, NASDAQ +5%

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Dopo una giornata di forti ribassi, seguita alle dichiarazioni poco confortanti della Fed sulla ripresa economica Usa, a Wall Street e’ tornato il toro.

Sull’onda dell’ottimismo per la certificazione dei bilanci delle aziende, ormai quasi completata (ricordiamo che la scadenza fissata dalla SEC e’ per le 23:30, le 17:30 ora di New York), i mercati Usa hanno infatti messo in atto uno strepitoso rally pomeridiano.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.334,29 (+5,12%)
Il Dow Jones a 8.743,31 (+3,08%)
L’S&P 500 a 919,62 (+4,00%)

A trainare il Dow Jones sono state soprattutto le ottime performance del retailer Wal-Mart (WMT – Nyse), del n.1 dei semiconduttori Intel (INTC – Nasdaq), e del colosso informatico Hewlett-Packard (HPQ – Nyse). Molto bene anche Citigroup (C – Nyse), Microsoft (MSFT – Nasdaq) e Home Depot (HD – Nyse). A mettere le ali al Nasdaq sono stati i guadagni dei settori software (GSO), Internet (ECM), semiconduttori (SOX) e biotech (BTK).

I mercati sono quindi riusciti a lasciarsi alle spalle le tante notizie negative provenienti dal fronte societario, tra cui il warning sugli ordini lanciato dalla societa’ di infrastrutture per semiconduttori Applied Materials (AMAT – Nasdaq), i tagli alla forza lavoro da parte del colosso informatico IBM (IBM – Nyse) e dell’azienda di chip Agere (AGR.A – Nyse) e le note negative di SG Cowen sul gigante dei cellulari finlandese Nokia (NOK – Nyse) e sul produttore di semiconduttori Texas Instruments (TXN – Nyse) e di Salomon Smith Barney sulla conglomerata General Electric (GE – Nyse).

Da notare che poco dopo le 16:00 (le 10:00 ora di New York) il tasso di riferimento sui Treasury Usa a 10 anni e’ sceso per la prima volta dal 1963 sotto il 4%. Il rally dei prezzi e la conseguente discesa dei rendimenti era gia’ cominciata nei giorni scorsi, sulla consapevolezza che con la borsa in difficolta’, tassi di crescita stagnanti e pericoli di inflazione assenti, i titoli di Stato a lunga scadenza rimangono un eccellente investimento difensivo. Nel pomeriggio, in corrispondenza con il recupero dei mercati, e’ risalito anche il rendimento, tornato sui valori della vigilia. Per monitorare con attenzione l’andamento dei tassi a 10 anni, il grafico (TNX – CBOE) riporta l’andamento del tasso dell’emissione piu’ recente moltiplicato per dieci.

A livello macroeconomico da segnalare il dato superiore alle stime sulle scorte di magazzino di giugno, che hanno registrato una crescita dello 0,2% contro il +0,1% atteso dagli analisti. Invariato il rapporto scorte/vendite.

DA SEGNALARE INOLTRE:

– Il Conference Board non crede nella possibilita’ di una recessione a doppio minimo per gli Stati Uniti e prevede che la crescita economica accelerera’ nella seconda meta’ dell’anno fino ad arrivare al +4,1% nel quarto trimestre. Le condizioni per il miglioramento dei profitti delle aziende sono le migliori dai primi anni Novanta.

– Secondo la societa’ di ricerca Bridgewater Associates, lasciando i tassi invariati martedi’ la Fed avrebbe perso un’opportunita’. “La banca centrale Usa avrebbe fatto meglio a usare le proprie munizioni adesso piuttosto che aspettare di esservi costretta”, osserva Bridgewater in una nota ai clienti.

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