Società

WALL STREET: IL RIMBALZO CHE I RIALZISTI VOLEVANO

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Dopo una settimana di ribassi in cui le borse mondiali hanno bruciato complessivamente circa 3 trilioni di dollari (tremila miliardi), Wall Street mette a segno la prima seduta di convinto rialzo.

Circa a meta’ seduta lo S&P500 e’ a 1,389.58 +15.46 (+1.13%), il Dow Jones viaggia su 12,154.55
+104.14 (+0.86%) e il Nasdaq Composite a 2,377.01 +36.33 (+1.55%); 24 dei 30 componenti del Dow sono in crescita, guidati da un balzo del 2.5% di Hewlett-Packard ([[HPQ]]).

Il progresso della borsa americana segue la forza mostrata dai mercati azionari in Asia e in Europa dove i listini di riferimento sono cresciuti in media dell’1%-2%. Per Wall Street gioca in modo palese l’effetto volano fornito dalle affrettate ricoperture dei ribassisti.

Il tecnologico Nasdaq trae beneficio dai guadagni di Apple ([[AAPL]]), Google ([[GOOG]]), Oracle ([[ORCL]]) e Sun Microsystems ([[SUNW]]).

Molti settori del mercato mostrano segni di miglioramento. Il Philadelphia Semiconductor Sector Index e l’Amex Oil Index salgono ambedue dell’ 1.4%. Il Philadelphia Housing Sector Index e’ su dell’1.0%, e il Dow Jones Transportation Average guadagna lo 0.7%.

“Cercheremo di recuperare qualcosa delle forti perdite degli ultimi giorni – commenta Larry Wachtel, senior market analyst di Wachovia Securities. “Eravamo certamente in una situazione di iper-venduto, per cui sono intervenuti i primi acquisti. I mercati esteri sono andati bene, e anche qui a New York la borsa dovrebbe chiudere bene stasera. Ma attenzione: non siamo ancora fuori del tunnel. Dovremmo stare molto attenti alla forza dei sell, proprio nelle fasi di rafforzamento”.

Il DJIA e’ giu’ di 321 punti, cioe’ -2.6%, per il 2007. Lo S&P 500 ha perso 32 punti, cioe’ -2.3% e il Nasdaq ha lasciato sul campo 46 punti, -1.9%, dall’inizio dell’anno.

BORSA: NEW YORK; ARRIVA IL RIMBALZO, MA ECONOMIA DELUDE

Anche la borsa di New York brinda oggi al rimbalzo, una situazione che del resto ha caratterizzato tutte le maggiori borse mondiali, dopo la recente caduta. Gli indici di riferimento stanno infatti mettendo a segno un rialzo nell’ ordine dell’ 1,0%, in un contesto caratterizzato peraltro da ulteriori indicazioni relative ad un possibile appannamento dell’ economia.

Al riguardo, oggi è stato reso noto che a gennaio gli ordini alle fabbriche hanno accusato un crollo, -5,6%. Al tempo stesso, il tasso di produttività nel quarto trimestre si è assottigliato ad un +1,6% mentre il costo del lavoro è balzato del 6,6%, influenzato in questo caso peraltro da alcune una tantum. Lo scenario che si sta delineando di rallentamento del quadro congiunturale peraltro spinge verso una possibile riduzione del costo del denaro, una prospettiva che ovviamente piace agli operatori di Borsa. Per il resto, l’ attenzione è dedicata ai singoli titoli, nella consapevolezza generale che il rapporto prezzo/utili alla luce del recente scossone è basso, corrispondere a 14,9 contro una media di 27,3 degli ultimi dieci anni.

I finanziari sono in recupero, dopo che il segretario al Tesoro, Henry Paulson, ha ridimensionato l’ allarme legato ai finanziamenti immobiliari a rischio più elevato. La conseguenza é che in particolare Citigroup sale di 66 cents a 49,91 dollari, sulla scia dell’ offerta da 10,8 miliardi di dollari presentata su Nikko Cordial, uno dei maggiori broker nipponici. Bene anche Bank of America, +75 centesimi a 50,39 dollari, mentre New Century Financial recupera 61 cents a 5,17 dollari. Ieri quest’ ultimo titolo aveva registrato un crollo, come conseguenza dell’ allarme legato a possibili default a valere sui finanziamenti immobiliari a rischio più elevato, settore in cui opera appunto New Century.

In progresso anche i titoli legati alle cosiddette commodity, cioé le materie prime. Freeport-McMoRan Copper & Gold guadagna infatti 1,67 dollari, a 54,67. Fra i petroliferi, ConocoPhillips é in progresso di 70 cents a 65,19 dollari, in quanto i futures sul prezzo del greggio sono oggi in rialzo, +0,5% a 60,37 dollari. Nel comparto auto, nuova seduta-no per General Motors, che lascia sul terreno 18 cents a 30,26 dollari, il 17esimo ribasso di fila. Secondo Lehman Brothers GM potrebbe essere costretta a contabilizzare costi per un miliardo di dollari a carico di una sua ex consociata operativa nel comparto dei prestiti ipotecari.

Fra gli altri titoli di maggiore rilievo, Altria guadagna 1,31 dollari, a 83,52 dollari, beneficiando del giudizio degli analisti di Deutsche Bank per i quali il titolo della conglomerata cui fa capo Philip Morris è da considerare ‘buy’, cioé da comprare. Nel comparto dell’ abbigliamento, denaro su AnnTaylor Stores, il dettagliante sul cui conto si è espressa favorevolmente Banc of America Securities, giudicando il titolo anche in questo caso ‘buy’. La quotazione sale di 1,58 dollari, a 35,71.

Attorno alle 18.40 ora italiana l’ indice Dow Jones guadagna lo 0,81% a 12.147,82, il Nasdaq composite l’ 1,44% a 2.374,44 e lo S&P 500 l’ 1,04% a 1.388,45.