Prosegue in buon rialzo la seduta per il mercato azionario americano, con gli investitori che hanno accolto con favore l’esito dell’asta portoghese, per la verita’ a due facce. Anche Germania e Spagna hanno riscontrato un buon livello di domanda nelle loro rispettive emissioni di titoli del debito.
In vista della pubblicazione delle trimestrali, le prospettive per le banche americane sembrano buone con i timori per i problemi del debito sovrano d’Europa che si sono placati. Il Dow guadagna quasi 100 punti il giorno dopo una seduta di rialzi in concomitanza con l’avvio della stagione delle trimestrali. Tra le blue chip particolarmente positive JP Morgan (che si porta sui massimi di nove mesi gia’ toccati la settimana passata) e Wal-Mart. In progresso anche S&P e Nasdaq, mentre l’indice Vix di volatilita’ e’ sceso in area 16. I settori piu’ comprati sono energetici, industriali e, come gia’ sottolineato, finanziari.
E’ da ormai due mesi che si respira un cauto ottimismo sui mercati. Nessuno ha voglia di prendere rischi enormi, ma in generale gli acquisti hanno la meglio: in otto settimane i titoli azionari Usa hanno accumulato guadagni superiori all’8%. Nel frattempo il dollaro, che fino a mezz’ora fa stava trascorrendo una mattinata fin troppo tranquilla, ora perde terreno in particolare nei confronti dell’euro.
In ambito macro, reazione pressoche’ nulla ai dati macro, che hanno visto un In Usa sul fronte macro il calendario ha visto la pubblicazione dei dati sui prezzi import che hanno visto un nuovo incremento in dicembre. Alle 16,30 italiane si conosceranno i dati sulle scorte di petrolio, mentre le richieste di prestito immobiliare sono salite nell’ultima settimana, con i tassi di interesse che invece sono scesi dai massimi toccati di recente. Alle 20 sara’ la volta del Beige Book della Fed e poi dei dati sul bilancio del Tesoro.
Se da un lato Lisbona si e’ svenata sull’asta del tre anni, i rendimenti sui bond a scadenza 2020 sono scesi. Questo ha contribuito ad allentare le tensioni sui mercati dei Cds. “L’asta e’ la dimostrazione che per il momento il Portogallo e’ ancora in grado di accedere ai mercati finanziari, anche se a un prezzo”, osserva quando raggiunto per un commento da Marketwatch Paolo Pizzoli, economista di ING Bank.
E’ indubbio, tuttavia, che i livelli estremamente alti dei rendimenti, restano un motivo di preoccupazione, essendo essi infatti non sostenibili per un paese che gia’ di suo deve far fronte a sfide fiscali importanti quest’anno. Secondo gli analisti, inoltre, gran parte del successo dell’asta ha a che vedere con il ruolo molto piu’ attivo che ha assunto la Banca Centrale Europea negli ultimi giorni. L’istituto sta comprando bond lusitani da un po’ di tempo, nel tentativo di abbassare i rendimenti.
Cosa vuol dire l’esito in chiave futura? Probabilmente che il Portogallo non avra’ bisogno di essere salvata da Ue e Fmi, come gia’ capitato alla Grecia e all’Irlanda, ma alcuni analisti sostengono che sia troppo presto per scartare l’ipotesi. Anzi, per ammissione della stessa amministratrice del Banco de Portugal, Teodora Cardoso, un aiuto esterno renderebbe molto piu’ facile la vita di Lisbona. Come a dire “non lasciateci da soli a doverci confrontare con i mercati”, l’esito potrebbe non essere piacevole.
Tra le piazze finanziarie europee, guidano il rally Grecia, Italia e Spagna, che si rendono protagoniste di performance da ricordare tra il 3% e il 4%). Madrid ha festeggiato l’esito positivo di un’asta di bond che ha riscontrato una buona domanda. Bene e’ andata anche l’emissione di bund tedeschi. Alle 19 tocchera’ agli Usa. Nel frattempo si calmano le acque nei mercati degli spread e dei cds delle nazioni periferiche dell’area euro, le piu’ in crisi di bilancio.