A meta’ seduta gli indici azionari americani estendono i guadagni, spinti dall’ondata di acquisti sui tecnologici e dall’ottimismo infuso dalle notizie di nuove fusioni e acquisizioni. Il Dow Jones guadagna lo 0.27% a 10340 e l’S&P500 lo 0.41% a 1128. Piu’ vivace il Nasdaq, che sale dell’1.16% a 1916. Da notare che e’ la prima volta dallo scorso 20 luglio che l’indice tecnologico torna sopra la soglia dei 1900 punti.
A dominare la scena sono anche oggi gli acquisti sul settore tecnologico, trainato dalla forza dei semiconduttori, in rialzo del 12% rispetto ai minimi di tre sessioni fa. Da segnalare il progresso di Broadcom, che guadagna oltre il 10%, nonostante il warning emesso nella giornata di domenica. Si tratta di un chiaro segnale del ritrovato ottimismo del mercato sulle potenzialita’ delle societa’. Non mancano tuttavia gli inviti alla cautela. Secondo Merrill Lynch, infatti, ci sono ancora possibilita’ di ribassi.
Al buonumore dei mercati ha poi contribuito il piano di acquisizione di Grey Global, terzo gruppo pubblicitario Usa, da parte della concorrente britannica WPP. L’operazione, di $1.31 miliardi in cash e azioni, potrebbe creare il primo gruppo mondiale dell’industria (alla pari con Omnicom). Le azioni Grey sono state valutate a $1,005, contro il prezzo di chiusura di venerdi’ di $940. Il titolo della societa’ pubblicitaria guadagna quasi il 4%.
Ancora sul fronte societario, fa discutere l’annuncio della richiesta di amministrazione controllata fatta da US Airways. La compagnia aerea chiede la protezione del charter 11 per la seconda volta in due anni. Pesano la concorrenza delle compagnie low cost, l’esito non favorevole delle negoziazioni con i lavoratori e l’aumento dei prezzi energetici.
Tra le blue chip del Dow Jones, i migliori guadagni li realizzano le hi-tech Intel e Hewlett Packard e il colosso dell’intrattenimento Walt Disney. Sotto pressione invece Merck & Co. e Altria.
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Sul fronte economico, l’unico dato previsto oggi riguarda il Budget del Tesoro relativo ad agosto. Molto attesi sono pero’ i dati in calendario nel corso della settimana. Tra questi, vendite al dettaglio, scorte di magazzino, produzione industriale e Philadelphia Fed.
Sugli altri mercati, il dollaro e’ poco variato nei confronti dell’euro. Il cambio tra le due valute e’ di $1.224. L’oro e’ in modesto rialzo di $0.10 a $401.60 all’oncia.
Tornano a salire le quotazioni del greggio, che nel corso degli scambi si e’ spinto a $44.39. Al momento il future con scadenza ottobre guadagna $1.34 a $44.15 al barile. Ad alimentare il prezzo del petrolio sono le difficolta’ di produzione nel Golfo del Messico a causa dell’uragano Ivan e dalle nuove violenze esplose in Iraq.
In progresso i titoli di Stato, con il rendimento sul Treasury a 10 anni al 4.16% rispetto al 4.18% della chiusura di venerdi’.