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WALL STREET: IL NASDAQ RIGUADAGNA QUOTA 2000

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Chiusura di seduta positiva per la Borsa di New York. Messo fieno in cascina con i decisi rialzi di ieri, Wall Stret si mantiene in carreggiata al termine di una seduta che ha visto la prima piazza finanziaria mondiale procedere in maniera tranquilla e senza particolari guizzi.

Tuttavia – forse ben disposto per le voci che vogliono la stagione delle trimestrali ormai alle porte come brillante – il mercato statunitense è riuscito a portare tutti gli indici verso l’alto, compreso il Nasdaq a lungo in flessione.

A fine scambi, il Dow Jones è avanzato dello 0,50% a 10.381,70 punti mentre il Nasadq – con un ottimo colpo di reni finale – è salito dello 0,40% risalendo oltre quota 2.000 a 2.000,63 punti.

Sulle compravendite – in una giornata sostanzialmente fiacca – scarso è risultato l’impatto del dato sulla fiducia dei consumatori a marzo, apparso poco variato rispetto a febbraio, ma sopra le attese degli analisti.

Tra i diversi comparti, particolarmente in salute è sembrato quello petrolifero, gratificato dalle buone prestazioni delle sue aziende di punta. Exxon Mobil è salita dell’1% – dopoche un tribunale dell’Alabama ha ridotto il computo dei danni dovuti dal colosso petrolifero allo stesso Stato a causa di un contenzioso legale – mentre Conoco Phillips è avanzata del 2,8% e Halliburton, il maggior fornitore di servizi petroliferi all’estero è progredito del 2,9%. Su tutti si è fatto sentire l’effetto Opec dopo che alcuni rappresentanti dei Paesi di maggior peso all’interno del cartello dei produttori, hanno reso noto di voler confermare la decisione di un taglio alla produzione per 1 milione di barili giornalieri a partire da giovedì prossimo.

Sul fronte tecnologico, performance convincenti per Yahoo! (+2,3%), Juniper Network (+1,2%) e Cisco Systems (+0,3%) mentre male sono andate Intel (-0,9%) dopo avere detto di volere pagare 225 milioni per chiudere un contenzioso con Intergraph) e il gigante dei personal computer Ibm finito in calo dello 0,4%.