Società

WALL STREET: IL NASDAQ ACCELERA IL CALO (-2.0%)

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

A meta’ seduta gli indici azionari Usa viaggiano ancora in rosso, con un’accelerazione delle perdite sul fronte dei titoli tecnologici. Ancora una volta e’ il Nasdaq ad accusare i maggiori ribassi: l’indice hi-tech cede il 2.00% a 1891 punti. Superiori all’1% i cali di Dow Jones (-1.34%) e S&P500 (-1.35%), rispettivamente a quota 9638 e 1036.

Quasi tutti in rosso i componenti del Dow, con American Express, Home Depot (HD), Hewlett-Packard (HPQ), Intel (INTC) e McDonald’s (MCD) a condurre la lista dei peggiori. In rialzo solo DuPont (DD) e Boeing (BA). Gli operatori di Wall Street attribuiscono la debole performance della seduta odierna alle rinnovate preoccupazioni sul terrorismo.

Hanno solo parzialmente allegerito il clima le cifre positive di novembre del New York Empire State Index: l’indicatore sull’attivita’ manifatturiera dell’area di New York e’ cresciuto al livello record di quota 41,0, ben al di sopra del consensus di Wall Street di 31,2 punti.

Sul fronte societario, i gruppi assicurativi St. Paul (SPC) e Travelers (TAPA) hanno firmato un accordo definitivo di fusione. Dall’operazione, valutata circa $16 miliardi, nascera’ la seconda piu’ grande compagnia Usa di assicurazioni nel ramo commerciale. La societa’ retail Lowe’s nel terzo trimestre ha riportato EPS di $0,56, 3 centesimi al di sopra del consensus di Reuters Research ($0,53), e ha alzato le previsioni sui risultati del 2004.

Morgan Stanley ha annunciato che paghera’ $50 milioni di multa come parte di un accordo raggiunto con la SEC e il NASD sulle pratiche di gestione dei fondi comuni d’investimento.

Sugli altri mercati, sono in forte rialzo i titoli di Stato, spinti dalle inquietudini sul terrorismo. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4,175%, contro il 4,230% della chiusura di venerdi’ scorso.

Brusca inversione di rotta, invece, per l’oro, che ha accelerato al ribasso dopo essersi spinto a un nuovo massimo di sette anni, a soli 50 centesimi dalla soglia dei $400: il metallo prezioso in questo momento perde $9,60 a $387,70 all’oncia (prezzo spot). Ancora in rialzo il dollaro nei confronti dell’euro, con il cambio tra le due valute a 1,1737 contro i 1,1782 del tardo pomeriggio di venerdi’. Il petrolio, infine, cede sul futures dicembre 60 centesimi a $31,77 al barile (da Target News, in tempo reale per gli abbonati a INSIDER).