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WALL STREET: IL GREGGIO BRUCIA INTERAMENTE I GUADAGNI

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Seduta poco mossa per gli indici americani: alle buone notizie giunte dal fronte macro ha fatto da contraltare l’avanzamento del petrolio, spinto dagli ultimi dati settimanali sulle scorte. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.02% a 12317, l’S&P500 lo 0.12% a 1413, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.03% a 2432.

All’indomani della decisione della Federal Reserve sui tassi, a diffondere ottimismo nei primi minuti di scambi erano state le notizie di fusioni ed acquisizioni societarie, solitamente un segnale incoraggiante per le borse. Le notizie di M&A, quest’anno particolarmente copiose, continuano a fornire agli investitori un certo ottimismo sullo stato dell’economia: con i listini in una chiara fase di ipercomprato, potrebbe essere necessario piu’ di un catalizzatore per poter materializzare il classico rally di fine anno.

Ad occupare la scena questa volta e’ stato il comparto aereo: sembra infatti che United Airlines, cui fa capo a UAL Corp ([[UAUA]]), e Continental Airlines ([[CAL]]) siano in trattative per un possibile merger che darebbe origine alla maggiore compagnia aerea mondiale in termini di passeggeri. Un’altra trattativa sembra sia stata avviata anche tra AirTran Holdings ([[AAI]]) e MidWest Air Group ([[MEH]]): la prima sarebbe interessata all’acquisto della rivale.

In un diverso settore, il colosso di prodotti per la casa Home Depot ([[HD]]) ha annunciato l’acquisizione della catena HomeWay, marchiando il proprio ingresso nel mercato cinese.

A spingere gli acquisti gli’ nel preborsa e’ stato anche il dato sulle vendite al dettaglio di novembre, risultato in rialzo dell’1% (maggiore aumento da luglio), nettamente superiore alle attese degli analisti, pari ad un modesto progresso dello 0.2%. Il fatto ha affievolito i timori di un crollo della spesa dei consumatori e di un brusco rallentamento economico. A beneficiare del dato e’ stato il colosso retail Wal-Mart ([[WMT]]), risultato tra i migliori titoli del Dow Jones.

Il ritracciamento dei listini e’ avvenuto esattamente un’ora dopo l’apertura, con il rilascio dei dati settimanali sulle scorte che hanno mostrato una flessione, superiore alle attese, delle riserve di greggio, prodotti distillati e benzina. L’incertezza sulla decisione dell’OPEC, che si riunira’ domani, circa il livello di output, ha svolto la sua parte. I futures con scadenza gennaio hanno archiviato la seduta in rialzo di 35 centesimi a $61.37 al barile.

Tornando al comparto societario, spiccano i ribassi delle catene retail dell’elettronica Best Buy ([[BBY]]) e Circuit City ([[CC]]). Gli analisti di Prudential hanno tagliato il rating di entrambe le societa’ citando un’erosione dei prezzi degli impianti televisivi di ultima generazione.

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Sugli altri mercati, su valutario, euro debole nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ a quota 1.3211. Poco variato l’oro. I futures con scadenza febbraio hanno guadagnato appena 70 centesimi a $632.40 all’oncia. In forte calo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.577% dal 4.49% di martedi’.