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WALL STREET: IL DOW SCHIACCIATO DALLE VENDITE

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Gli indici Usa terminano la settimana di contrattazioni in profondo rosso, affossati da una nuova raffica di vendite. Drammatico l’epilogo del Dow Jones, che chiude lasciando sul terreno 390 punti, riagguantando tuttavia negli ultimi minuti la nuova soglia psicologica degli 8.000 punti.

Fortissimi i volumi al Nyse. Secondo le prime rilevazioni, al New York Stock Exchange e’ stato battuto il nuovo record assoluto in termini di volume di scambi, cioe’ 2,6 miliardi di titoli passati di mano.

Male anche il Nasdaq, trascinato al ribasso dai titoli hardware, software, wireless e tlc. Il listino high tech chiude ai minimi dall’aprile del 1997.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.319,05 (-2,79%)
Il Dow Jones a 8.019,26 (-4,64%)
L’S&P 500 a 847,75
(-3,84%)

Si teme ora per la prossima settimana. Alcuni osservatori di mercato, guardando alla performance delle borse americane, temono il ripetersi del crollo dell’ottobre del 1987 e della “doppietta venerdi molto negativo-lunedi nero”. E’ anche vero tuttavia che le mani forti degli investitori istituzionali potrebbero evitare un collasso di quelle dimensioni, intervenendo nel corso della seduta.

Il segno meno e’ tornato sui mercati fin dall’inizio della seduta e immediato e’ stato sul Dow Jones il blocco degli ordini automatici di vendita , una misura per impedire gli eccessi di ribasso. Il listino dei titoli industriali ha sfondato inizialmente la soglia psicologica degli 8.100 punti per poi capitolare sotto quota 8.062,34, il minimo intraday del 21 settembre. A quel punto i mercati hanno continuato a scivolare e anche la soglia psicologica degli 8.000 punti e’ stata sfondata, per poi essere tuttavia recuperata. Gli ordini di acquisto degli ultimi minuti hanno cosi’ evitato che il Dow chiudesse al di sotto degli 8.000 punti per la prima volta dal 14 ottobre del 1998.

Durante le ultime battute il listino ha tuttavia testato il minimo a quota 7966,72. Secondo gli analisti ora un importante punto di supporto si posiziona in area 7.400.Per avere tutti i dettagli clicca su WSI RUMORS, in INSIDER. Abbonati subito!

TEMI DELLA SEDUTA

Il via alle vendite e’ stato dato dalle dichiarazioni sconfortanti formulate da colossi del calibro di Microsoft (MSFT – Nasdaq) e di Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq). Entrambe le societa’ si sono mostrate caute sulla ripresa delle loro attivita’ e lo stesso colosso di Bill Gates ha tagliato le stime sugli utili del 2003. SUNW e’ stata poi bacchettata da una nota negativa di Goldman Sachs. Non si e’ mostrato troppo ottimista sul futuro neanche il numero uno delle aste online eBay (EBAY – Nasdaq).

Il clima di sfiducia e’ stato poi alimentato dai nuovi scandali contabili. Oggi e’ stata la volta del colosso farmaceutico Johnson & Johnson (JNJ – Nyse), finito nel mirino di un’indagine penale avviata dalle autorita’ Usa. Ed e’ finito sotto inchiesta anche il colosso automobilistico DaimlerChrysler (DCX – Nyse).

Non hanno aiutato le notizie provenienti dal fronte macroeconomico, che hanno anzi messo in luce un incremento a maggio del deficit della bilancia commerciale.

Si sono rivelati positivi i risultati trimestrali del colosso delle bevande PepsiCo (PEP – Nyse) e del gigante farmaceutico Merck (MRK – Nyse).

La banca d’affari Merrill Lynch ha tagliato le previsioni sulla crescita del Pil Usa nel secondo trimestre dal 3,5% al 2,5%.

A LIVELLO SETTORIALE:

– Nel finale hanno ripiegato i semiconduttori (SOX) dopo il forte calo di giovedi’. Insieme a quello dell’oro (GOX), quello dei chip si e’ rivelato l’unico comparto che ha tenuto testa alle vendite durante le contrattazioni, per poi chinare la testa. Da segnalare la buona performance di Broadcom (BRCM – Nasdaq).

– Male i farmaceutici (DRG), affossati da Johnson & Johnson (vedi sopra). JNJ ha ceduto oltre il 13%, testando i minimi degli ultimi 16 mesi. Il titolo e’ stato bastonato da Merrill Lynch, che ha tagliato il rating da ‘strong buy’ a ‘buy’. Positivo invece il titolo Merck (MRK – Nyse), dopo la trimestrale in linea con le attese.

– In forte calo gli hardware (GHA), depressi da Sun Microsystems. Il titolo SUNW e’ arrivato a perdere il 26%.

– Sotto pressione il settore automobilistico (DJ_ATO), su cui ha pesato l’indagine del dipartimento di Giustizia Usa su DaimlerChrysler.

– Male i titoli software (GSO) sull’onda delle previsioni negative di Microsoft (vedi sopra). Il titolo del gruppo guidato da Bill Gates ha ceduto oltre il 2%. Decisamente maggiori le perdite di Adobe (ADBE – Nyse) e Computer Associates (CA – Nyse).

– Negative le tlc in generale (indici di riferimento XTC, YLS e DJ_TLS), che hanno accusato la sconfortante trimestrale di Ericsson (ERICY – Nasdaq). Per il gruppo si tratta del settimo trimestre consecutivo in rosso. Sui settori hanno pesato anche le voci di mercato, riportate dal Wall Street Journal, secondo cui il disastrato operatore telefonico WorldCom (WCOME – Nasdaq) potrebbe fare richiesta di amministrazione controllata (il cosiddetto “Chapter 11”) gia’ lunedi’. Per avere tutti i dettagli clicca su WSI RUMORS, in INSIDER. Abbonati subito!

– In calo finanziari (DJ_FIN) e brokeraggio (DJ_SCR). Ha guidato i ribassi J.P. Morgan (JPM – Nyse), sulla scia dell’esposizione verso WorldCom (vedi sopra). Negativi anche Citigroup (C – Nyse) e Merrill Lynch (MER – Nyse).

– In netto ribasso il settore aereo (XAL), sulla scia della deludente trimestrale del vettore United Airlines a href=qt.cfm?symb=UAL>UAL – Nyse).

– In calo i titoli Internet (DOT). Male AOL-Time Warner (AOL – Nyse), sulla scia delle dimissioni del direttore generale Bob Pittman, confermate nel tardo pomeriggio di giovedi’. Jeff Bewkes, in precedenza alla guida di HBO, e Don Logan, storico dirigente di Time Inc., sono stati promossi per rimpiazzare Pittman. Sotto i riflettori Yahoo (YHOO – Nasdaq), che secondo voci di mercato potrebbe divenire oggetto di acquisizione. Per avere tutti i dettagli clicca su WSI RUMORS, in INSIDER. Abbonati subito!

MACROECONOMIA

Nel mese di maggio il deficit della bilancia commerciale ha raggiunto livelli record, attestatosi a quota $37,6 miliardi, contro i $35,5 miliardi stimati dal mercato.

I mercati hanno invece ignorato il dato migliore delle stime sui prezzi al consumo di giugno.

DA SEGNALARE

Gli investitori guardano con preoccupazione al recupero sempre piu’ dubbio dei profitti societari. Da segnalare comunque che secondo uno studio di Thomson Financial/First Call delle 205 societa’ dell’S&P 500 che hanno gia’ comunicato i risultati trimestrali, il 59% ha battuto le stime, il 28% ha registrato utili in linea con le previsioni e il 12% ha deluso il mercato.

Notizie negative dal fronte valutario, dove non si arresta la debolezza del dollaro Usa nei confronti dell’euro.

Robert Dickey, technical strategist di RBC Dain Rauscher, ha puntualizzato che la nuova stagione degli utili porta con se’ nuovi rischi sul breve termine. La reazione degli investitori sui titoli delle societa’ che hanno battuto le stime e’ infatti di gran lunga inferiore a quella sui titoli delle aziende che hanno deluso le aspettative.

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