WALL STREET IGNORA SHANGHAI E VA IN RALLY

di Redazione Wall Street Italia
30 Maggio 2007 22:05

Seduta altamente volatile ed incerta a Wall Street, conclusasi con gli indici in buon rialzo. All sell-off iniziale, innescato dai timori legati alle ultime manovre fiscali cinesi, e’ seguito un graduale recupero culminato nel rally dell’ultima ora in seguito alla pubblicazione dei verbali del Fomc relativi all’ultimo incontro sui tassi. Il Dow Jones ha chiuso con un progresso dello 0.83% a 13632, l’S&P500 e’ avanzato dello 0.80% a 1530 (nuovo record storico di chiusura), il Nasdaq dello 0.80% a 2592.

Dai dettagli del FOMC (il braccio operativo della Federal Reserve) e’ emerso che le pressioni inflazionistiche continuano a rivestire la preoccupazione dominante della Banca Centrale Usa, nonostante gli ultimi, favorevoli, dati macroeconomici. Ma i banchieri membri hanno espresso anche una certa preoccupazione sull’impatto che la crisi del mercato immobiliare continuera’ ad avere sulla crescita economica in generale, piu’ duraturo e significativo del previsto.

Le incertezze sulla dinamica dei prezzi restano dunque (e i dati macro dei prossimi giorni potrebbero fornire maggiori chiarimenti a riguardo), ma le previsioni di un rallentamento economico aumentano le possibilita’ di un taglio al costo del denaro nel tentativo di rilanciare l’espansione: da qui il rialzo giornaliero degli indici materializzatosi nell’ultima ora.

Ad impensierire gli operatori nel preborsa era stato lo scivolone dei mercati azionari cinesi con lo Shanghai Composite arrivato a perdere il 6.5%. L’incremento dell’imposta sulle operazioni di trading (nello specifico la “Stamp Tax” – una forma di tassazione su determinate transazioni, inclusi gli investimenti, in segno di convalida) nel tentativo di raffreddare il trend chiaramente speculativo creatosi di recente, aveva risvegliato lo spettro del crollo delle borse mondiali di appena tre mesi fa, che ebbe inizio proprio dalla debolezza del mercato asiatico, in quell’occasione a causa dei “carry trade”, legati alle valute.

La fiducia degli investitori sulle attuali condizioni del mercato americano (contraddistinto da un’elevata liquidita’ come hanno dimostrato di recente le numerose operazioni di M&A), e i commenti incoraggianti degli analisti, hanno permesso agli indici di scrollarsi di dosso la debolezza e le preoccupazioni di Shanghai, evitando in tal modo quella che avrebbe potuto trasformarsi, in differenti circostanze, in una vera e propria ondata di vendite.

Nei prossimi giorni verranno diffusi importanti dati macroeconomici che interesseranno il comparto del lavoro, la produzione, i settori manifatturiero e immobiliare. Intanto un deludente report sull’occupazione relativa al settore privato (ADP National Employment Index) ha sollevato alcune preoccupazioni sui numeri di venerdi’, che dovrebbero mostrare una crescita del numero di posti di lavoro nel settore non agricolo pari a 135 mila unita’.

In riferimento alla cronaca societaria, riflettori ancora puntati sul colosso Internet Google ([[GOOG]]). Dai documenti ufficiali presentati alla SEC, e’ emerso che la Federal Trade Commission ha avviato un’indagine sulla proposta di acquisto per la societa’ di pubblicita’ online DoubleClick inerente specifiche sulla privacy e sulla libera concorrenza.

Nel comparto tecnologico, in evidenza l’annunciato piano di riacquisto di azioni proprie (8% del totale) da parte di IBM ([[IBM]]) che ha rivisto al rialzo le stime sugli utili per azione dell’intero anno fiscale 2007. Nuovo piano di buyback anche per la societa’ biotech Biogen Idec ([[BIIB]]) il cui titolo e’ salito di oltre il 5%.

Nel comparto dell’auto, in progresso dell’1.20% circa il titolo Ford ([[F]]) grazie alle previsioni ottimiste sulle vendite di maggio. All’interno del Dow Jones, le migliori performance sono state realizzate da Caterpillar ([[CAT]]), Boeing ([[BA]]), Alcoa ([[AA]]) e Coca-Cola ([[KO]]); i maggiori ribassi sono a carico di McDonald’s ([[MCD]]), Pfizer ([[PFE]]) e Intel ([[INTC]]).

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio ha recuperato parte delle forti perdite riportate nella seduta precedente. I futures con consegna luglio sono avanzati di 34 centesimi a $63.49 al barile. La comunicazione dei dati settimanali sulle scorte e’ slittata a giovedi’ a causa della chisuura dei mercati in avvio di settimana per la festivita’ del Memorial Day.

Sul valutario euro in lieve flessione nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3430. Sessione in rosso per l’oro. I futures con scadenza agosto sono arretrati di $4.10 a $659.30 all’oncia. In rialzo, infine, i titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.878% dal 4.882%.

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