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WALL STREET: IGNORA I DATI MACROECONOMICI E SALE

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Seduta positiva, dopo la leggera debolezza di martedi’, per la Borsa di New York. In un clima semifestivo, con l’intero Paese pronto a mettersi in viaggio per festeggiare a casa la Festa del Ringraziamento, Wall Street manda in archivio una giornata all’insegna dei rialzi ignorando i dati congiunturali piovuti sulle sue sale e apparsi contrastati.

Al termine delle contrattazioni, l’indice Dow Jones è avanzato dello 0,26% a 10.520,31 punti, lo S&P 500 dello 0,41% a 1.181,79 punti e il Nasdaq dello 0,88% a 2.102,54 punti malgrado la crescita del prezzo del greggio – salito dell’1% a quota 49,45 dollari al barile – e il calo degli ordini di beni durevoli scesi ad ottobre dello 0,4% al di sotto delle previsioni.

Numeri cui hanno fatto da contraltare quelli legati alle richieste di sussidio di disoccupazione settimanale (arretrate oltre ogni attesa di 12.000 unità) e all’indice di fiducia dei consumatori dell’Uiversità del Michigan il quale pur arretrando dal dato preliminare ha segnato, a novembre, un sostanziale miglioramento sul mese precedente.

Tra i singoli titoli, buono il comportamento delle compagnie aeree, spinte dalla prestazione di Delta Airlines, avanzata intorno ai sei punti e mezzo percentuali dopo avere ricevuto un innalzamento del rating da parte di UBS la quale ha gratificato anche Southwest Airlines, progredita di circa due punti percentuali e America West Holdings, balzata intorno ai sei punti e mezzo percentuali.

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Di rilievo anche la marcia delle aziende attive su Internet,guidate da Yahoo! (in crescita di circa tre punti percentuali) e Google, il motore di ricerca su Internet più usato al mondo capace di guadagnare intorno ai quattro punti e mezzo percentuali dopo che Goldman Sachs ha espresso giudizi positivi sul titolo e sciorinato un ‘target’ di prezzo pari a 215 dollari.

In rialzo, ancora, McDonald’s (in progresso di circa mezzo punto percentuale) e la casa farmaceutica Biogen avanzata di circa due punti e mezzo percentuali in seguito al nulla osta ricevuto da parte della Food and Drug Administration in merito alla commercializzazione di un trattamento per la cura della sclerosi multipla.