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Wall Street, i timori sulla ripresa sgonfiano l’entusiamo da M&A

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La seduta a Wall Street sembrava destinata al rialzo, visto l’entusiasmo da fusioni e acquisizioni. Ma rinnovati timori sulla ripresa economica hanno avuto la meglio. Dow e S&P 500 segnano cosi’ i minini di un mese.

Il Dow chiude a 10173.73, in calo dello 0.39% (-39.89 punti ma era arrivato a guadagnarne oltre 90), il Nasdaq ha perso lo 0.92% a 2159.63 (-20.13 punti), l’S&P 500 segna -0.41% a 1067.34 (-4.35 punti).

Il bilancio degli ultimi trenta giorni e’, nell’ordine, -2.40%, -4.84% e -3.20%. Quello da inizio anno a -2.43%, -4.83% e -4.28%. Negli ultimi 12 mesi invece +7.03%, +6.86% e +4.02%. Non resta che vedere come si chiudera’ questo mese. E’ dal 2005 che Wall Street non registra un agosto in rosso.

A livello settoriale, le utilities hanno tenuto (+0.6%). Piatti gli energetici. Hanno perso terreno i tecnologici (-0.75%), le risorse di base (-0.98%) e gli industriali (-0.79%). Giu’ anche i finanziari (-0.5%).

Hewlett-Packard (-2%) intende mettere le mani su 3PAR offrendo piu’ di quanto fatto dalla rivale Dell (-1.16%). Sul piatto $24 per azione, pari a $1.6 miliardi, cioe’ piu’ dei $18 proposti da Dell ($1.15 miliardi). La societa’ di archiviazione dati balza di oltre il 40% superando i $25.05 per azione.

Il piu’ grande gruppo al mondo di fertilizzanti Potash, preso di mira dal gigante minerario BHP, ha consigliato agli azionisti di rifiutare l’offerta da $39 miliardi di quest’ultimo aggiungendo che sono in corso trattative con terze parti.

Il volume delle fusioni e acquisizioni nel mese di agosto ha toccato i $212 miliardi. Lo ha riferito l’emittente Cnbc facendo riferimento a dati Dealogic in base ai quali l’attivita’ M&A si e’ avvicinata ai livelli del dicembre 2008.

“Le societa’ si stanno attivando convinte che la congiuntura sia in fase di ripresa e questa fase potrebbe essere la loro ultima possibilita’ di strappare asset a prezzi contenuti”, ha spiegato Guy Spier, CEO di Aquanarine Capital Management. Come riferito da Bloomberg, il valore delle operazioni annunciate da inizio anno ha raggiunto quota $1000 miliardi.

“Nonostante gli annunci di fusione e acquisizione, le preoccupazioni sull’economia sono tornate a spaventare il mercato”, ha commentato a MarketWatch andrew Ftzpatrick, direttore investimenti di Hindale Associates. L’idea e’ che resti la reticenza nel fare acquisti nell’azionario alla luce di un quadro del mercato del lavoro destinato a peggiorare.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna ottobre hanno ceduto l’1% a $73.13. Il derivato con scadenza settembre dell’oro segna -0.10% a $1227.60. Sul fronte valutario l’euro ha ceduto lo 0.39% a quota $1.2662. Rotto il supporto in prossimita’ della media mobile a 55 giorni a $1.2677. Quanto ai Treasury, i prezzi del benchmark decennale sono saliti con il rendimento che e’ sceso al 2.6070 dal 2.6120% di venerdi.