A meta’ seduta gli indici azionari americani sono contrastati. Il Dow Jones cede lo 0.34% a 10254, condizionato dal warning emesso da Alcoa. Positivo, invece, il Nasdaq, trainato dalle buone performance dei settori software e semiconduttori. L’indice tecnologico guadagna lo 0.48% a 1878. Poco variato l’S&P, che mette a segno un –0.07% a 1117.
Non e’ bastato a ridare fiducia agli investitori il dato positivo di agosto sui prezzi alla produzione. L’indicatore, che ha registrato un calo dello 0.1% contro il +0.2% atteso, segnala che l’inflazione negli Stati uniti non rappresenta una minaccia.
La Fed, quindi, potrebbe essere paziente ad alzare i tassi d’interesse. Le preoccupazioni sull’aumento del costo del denaro sono uno degli elementi che negli ultimi mesi hanno frenato le decisioni di investimento.
Buono anche il dato di luglio sulla bilancia commerciale. Il deficit statunitense nei confronti dell’estero si e’ attestato a $50.1 miliardi. Le attese erano per un valore di $51.5.
Sui mercati Usa, quindi, continua a prevalere un senso di scetticismo. Gli operatori aspettano che si materializzi una serie di catalizzatori positivi prima di tornare agli acquisti. Le incertezze sulla solidita’ della ripresa, le continue oscillazioni del prezzo del petrolio e le preoccupazioni su questioni geopolitiche e terrorismo rendono il clima difficile.
Passando al fronte societario, sul Dow Jones oggi pesa il profit warning lanciato da Alcoa. Il colosso dell’alluminio perde oltre il 7%. Giudizi positivi sono arrivati sulla blue chip Coca-Cola: la banca d’investimento Legg Mason giudica eccessivo il sell off sul titolo del colosso delle bibite. Spunti interessanti si ravvisano in alcune aree dell’hi-tech, che ancora beneficiano dell’outlook incoraggiante di Nokia. Il gigante finlandese dei telefoni cellulari e’ in ribasso sull’onda di un downgrade di JP Morgan. Tra i singoli titoli, da segnalare il forte rialzo di PeopleSoft, dopo che un giudice federale ha bocciato il giudizio negativo del governo sull’offerta di takeover di Oracle. Il titolo della societa’ software guadagna oltre il 10%.
Tra le blue chip del Dow Jones, i migliori guadagni li registrano Walt Disney, Hewlett Packard e Intel. Guidano la classifica delle perdite piu’ pesanti invece Alcoa, Pfizer e Coca Cola. Vedi decine di azioni segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro e’ in flessione nei confronti dell’euro. La moneta unica nel corso della seduta si e’ spinta oltre i $1.23, favorita dalla debolezza del dato sui prezzi alla produzione negli Usa. Il cambio tra le due valute al momento e’ di $1.2286. Beneficia della situazione l’oro, tornato al di sopra della soglia psicologica dei $400. Il metallo prezioso guadagna $3.90 a $401.80 all’oncia.
In progresso il petrolio. Gli operatori temono che l’uragano Ivan, che sta per investire il Golfo del Messico, possa provocare danni ingenti alle piattaforme di estrazione e compromettere i flussi di offerta. Cresce nel frattempo l’attesa per la riunione dell’Opec che la prossima settimana si trovera’ per discutere le potenzialita’ di incremento della produzione dei vari paesi. Il future con scadenza ottobre cresce di $0.09 a $43.70 al barile.
Salgono i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.17% contro il 4.20% della chiusura di giovedi’.