Seduta all’insegna delle prese di beneficio alla borsa Usa. In netto calo il Dow Jones, tornato sotto i 10.500 punti dopo i forti rialzi degli ultimi giorni. Il Nasdaq, positivo per l’intera giornata, annulla i guadagni a meno di un’ora del termine delle contrattazioni.
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E’ durato solo pochi minuti il balzo in avanti dei mercati dopo il dato sull’indice Ism (Index for Supply Management, ex Napm) relativo al settore non manifatturiero, salito in febbraio a 58,7 punti, il livello piu’ alto dal novembre 2000.
Il dato si e’ rivelato molto positivo, come del resto anche l’Ism manifatturiero comunicato la scorsa settimana, che aveva portato grande euforia sui mercati nelle sedute di venerdi’ e lunedi’.
Oltre all’ISM, buone notizie anche dal mercato del lavoro: secondo un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca privato Challenger, Gray & Christmas, i piani di licenziamenti programmati della societa’ sono diminuiti del 40% a febbraio, il livello piu’ basso da giugno 2001.
La ripresa economica appare quindi sempre piu’ vicina.
Oggi tuttavia i mercati hanno deciso di prendersi una pausa dopo i forti rialzi dei giorni scorsi e hanno praticamente ignorato i buoni dati.
A pesare sul Dow Jones e’ in particolare il settore del retail, con i ribassi di Wal-Mart (WMT – Nyse) e Home Depot (HD – Nyse), sulla scia di una nota negativa di Credit Suisse First Boston.
Al Nasdaq vola Intel (INTC – Nasdaq), premiato con uno “strong buy” dalla banca d’affari Morgan Stanley dopo la notizia che il colosso dei semiconduttori ha iniziato a costruire chip per reti a fibre ottiche.
Per quanto riguarda gli altri settori, buona la performance dei media dopo che la banca d’investimenti Morgan Stanley ha alzato il giudizio su News Corp (NWS.A – Nyse), il colosso dei media australiano guidato da Rupert Murdoch, e sulla controllata Fox (FOX – Nyse).
In crescita anche Ford Motor Co. (F – Nyse), dopo l’annuncio, da parte del n.1 dell’azienda, che il piano di ristrutturazione procede secondo le previsioni.
Riflettori puntati sui titoli Hewlett Packard (HWP – Nyse) e Compaq Computer (CPQ – Nyse) in attesa del report dell’Iss (Institutional Shareholders Services) sulla bonta’ della controversa operazione di fusione, il cui valore e’ di $21 miliardi. L’Iss, societa’ di consulenza con sede a Rockville (Maryland) che suggerisce ai propri clienti come votare su questioni di corporate governance, emettera’ oggi a borse chiuse una raccomandazione a favore o contro la fusione tra le due societa’.
Male il settore retail dopo che Credit Suisse First Boston ha ridotto il rating sul comparto citando il deterioramento della crescita degli utili, le troppo alte valutazioni e le recenti delusioni sulle dichiarazioni di bilancio. In particolare, perde terreno nonostante la trimestrale positiva il titolo Costco Wholesale Corp (COST – Nasdaq), la piu’ grande catena Usa di grandi magazzini.
Sotto pressione i titoli del trasporto aereo dopo che UBS Warburg ha tagliato il giudizio sul alcuni titoli del settore, tra cui American Airlines (AMR – Nyse) da “strong buy” a “buy”, e Delta Air Lines (DAL – Nyse) e di Southwest Airlines (LUV – Nyse) da “buy” a “hold”, sostenendo che nonostante ci sia stato un significativo miglioramento, il comparto e’ ancora lontano dal registrare buone performance.
Colpito da giudizi negativi anche il comparto assicurativo. La banca d’affari Deutsche Banc Alex Brown ha tagliato il rating su MetLife (MET – Nyse), Protective (PL – Nyse) e Torchmark (TMK – Nyse). Buona invece la valutazione su AFLAC Incorporated (AFL – Nyse) e su UnumProvident (UNM – Nyse).
A sostenere il Nasdaq e’ l’ottima performance di Intel (INTC – Nasdaq) dopo la notizia riportata dal sito finanziario Bloomberg.com secondo cui il colosso dei semiconduttori ha iniziato a costruire chip per reti a fibre ottiche, con l’intento di rimpiazzare gli ingombranti modelli attuali con chip piu’ piccoli e meno costosi. Secondo gli analisti, Intel potrebbe rappresentare una minaccia per JDS Uniphase (JDSU – Nasdaq), attualmente numero uno nel settore delle fibre ottiche.
Sempre per quanto riguarda il settore chip, e’ complessivamente positivo il rapporto della Semiconductor Industry Association (associazione di categoria) sulle vendite globali. Sebbene a gennaio le vendite siano calate dell’1,7%, si tratta di un risultato in linea con la media stagionale. Inoltre, la SIA prevede “una crescita lenta nel primo trimestre e una successiva crescita a due cifre nella seconda parte dell’anno”.
In calo il colosso dei software Microsoft (MSFT – Nasdaq) dopo la notizia che il sistema operativo Windows potrebbe essere ritirato come risoluzione della causa in corso fra il gigante del software e nove stati Usa. L’azienda di Redmond (Washington) ha presentato una richiesta per rinviare il processo di due settimane.
Recupera terreno, invece, il titolo Oracle (ORCL – Nasdaq) dopo il -15% registrato nella seduta di lunedi’ a causa di un profit warning sugli utili trimestrali.
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