La settimana di borsa a Wall Street si e’ chiusa con gli indici in progresso, ma con il Dow Jones incapace di riportarsi sopra soglia psicologica dei 10,000 punti. L’indice industriale oggi ha messo a segno un rialzo dello 0.29% attestandosi solo a quota 9966. Migliore il bilancio del Nasdaq (+0.82%), spinto dalla forza dei tecnologici, che ha archiviato la giornata a 1912.
A diffondere il buonumore nella seduta odierna, il calo del prezzo del petrolio e le minori preoccupazioni di un aumento dell’inflazione e dei tassi d’interesse.
La proposta annunciata dall’Arabia Saudita di aumentare le quote di produzione dell’Opec di due milioni di barili al giorno ha avuto l’effetto di arrestare la corsa del greggio. Il future con scadenza luglio ha ceduto 87 centesimi a $39.93 al barile. La proposta verra’ discussa in maniera informale questo fine settimana ad Amsterdam.
Positivo, inoltre, l’effetto sui mercati delle dichiarazioni in tema di politica monetaria di Ben Bernanke, uno dei governatori della Fed. Nel corso di un intervento tenuto giovedi’, Bernanke ha affermato che la Banca Centrale Usa rispondera’ in maniera graduale ai dati economici per determinare se e quando aumentare i tassi d’interesse.
Sul fronte societario, sono risultate migliori delle attese le trimestrali delle societa’ retail Gap e Nordstrom. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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Buone notizie dal settore tecnologico. Dai dati elaborati dalla Semiconductor Equipment and Materials International emerge che gli ordinativi di chip registrati dalle aziende del Nord America ad aprile sono saliti del 16% su base sequenziale e del 111% rispetto all’anno scorso. Il rapporto tra ordinativi e fatturato (book-to-bill ratio) e’ salito a 1.14 punti dagli 1.09 di marzo.
A livello di settore, oltre che sui semiconduttori, gli ordini di acquisto oggi si sono concentrati su compagnie aeree, auriferi, networking e biotech. Deboli, invece, telecomunicazioni e servizi petroliferi.
Sugli altri mercati, nel tardo pomeriggio a New York il dollaro viene scambiato a $1.1983 contro l’euro. In netto progresso l’oro, con il future di giugno che ha guadagnato $7.80 a $386.30 all’oncia. In rosso, infine, i titoli di Stato: il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ attestato al 4.76%.