Grazie all’accelerazione dell’ultima ora di scambi, gli indici americani hanno chiuso la seduta in netto rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.70% a 10749, l’S&P500 lo 0.79% a 1199 e il Nasdaq l’1.01% a 2052.
Al buon andamento dei listini hanno contribuito in primo luogo considerazioni di ordine tecnico. Numerosi trader attribuiscono, infatti, il guadagno odierno alla situazione di ipervenduto degli indici. Da osservare, inoltre, che l’S&P500 e’ rimbalzato dopo aver testato la trendline che unisce i minimi di ottobre e gennaio, riuscendo a tornare sopra la media mobile a 50 giorni.
Non ha arrestato il recupero degli indici l’ulteriore aumento del petrolio, oggi particolarmente volatile. Gli ultimi dati mostrano che la settimana scorsa le scorte di greggio negli Stati Uniti sono salite di 600.000 barili. Nonostante il dato si sia rivelato inferiore alle attese (+1.3 milioni di unita’), il greggio ha chiuso ben al di sotto dei massimi intraday. Il contratto future con scadenza aprile si e’ infatti attestato a $51.39 (+22 centesimi).
Poco incoraggianti le notizie giunte in mattinata dal fronte economico. Nel mese di gennaio gli ordini di beni durevoli hanno registrato un calo dello 0.9%. Il dato si e’ rivelato nettamente inferiore al consensus el mercato, che era per un aumento dello 0.1%.
Peggiori delle stime, inoltre, gli ultimi dati sui sussidi di disoccupazione. La settimana conclusasi il 19 febbraio le nuove richieste di assistenza dei senza lavoro sono salite di 9.000 unita’ a quota 312.000. Gli economisti si aspettavano in media un dato di 308.000 unita’.
Passando alla cronaca societaria, tra le blue chip del Dow Jones hanno registrato guadagni superiori all’1% Altria, Caterpillar, Exxon Mobil e Boeing. Quest’ultima ha beneficiato di un ordine di nuovi veicoli di $4 miliardi da parte della compagnia aerea low-cost Ryanair. In rosso, invece, Walt Disney, Home Depot e 3M.
A livello di settore, si sono distinte in negativo le societa’ Internet. Da segnalare in particolare i ribassi di Goolge e Yahoo!: sui due titoli hanno pesato i downgrade della banca d’affari RBC Capital.
Sugli altri mercati, il dollaro e’ in recupero nei confronti dell’euro. Nel tardo pomeriggio a New York il cambio tra le due valute e’ $1.3192. L’oro ha chiuso in ribasso di 30 centesimi a $ 435.80 all’oncia.
Lieve calo, infine, anche per i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ attestato al 4.28% contro il 4.26% della chiusura di mercoledi’ (ricordiamo che i prezzi dei bond variano in direzione opposta rispetto ai rendimenti).