Società

WALL STREET: I LISTINI ESTENDONO LE PERDITE

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta in leggera lettera. Il dato macro sugli ordinativi di beni durevoli relativo al mese di maggio e’ risultato superio alle stime, ma nel complesso ha deluso. Il prezzo del greggio e’ in leggera discesa $59.40 al barile.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in ribasso di 59 punti a 10361, Nasdaq è in lettera di 10 punti a 2060 e l’S&P500 sta perdendo 3 punti a 1197.
Negative le performances dei settori finanziari, energia, linee aeree e trasporti; in rialzo invece finanziari e biotecnologia.
Le letture del rapporto “put-call” sono del 185% alle 10:00 e del 187% alle 11:00.

L’indice VIX si trova al livello di 12.10. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -600. I volumi sul NYSE sono di 570 milioni di titoli scambiati.

L’indice Dow Jones ha chiuso a quota 10421, pericolosamente vicino a 10400 che corrisponde al limite inferiore della “trading range” delle ultime 5 settimane. Il mercato e’ sceso da oltre 10600 a quasi 10400 in soli 4 giorni. Mancano ormai solo 5 sessioni alla fine del trimestre e cio’ potrebbe essere parte del problema; inoltre il greggio ha toccato ieri i $60 al barile.
E’ importante che il mercato “tenga” al di sopra di 10400 per poi tentare un nuovo rialzo verso 10600.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, tra le nostre posizioni si stanno distinguendo in negativo i titoli di AMCC –2.8%, YHOO –0.8%, CHK –0.7% e USNA –0.6%. In rialzo invece AU che sta guadagnando l’1.2%, mentre MTE e’ invariato.

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WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 11 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Lunedi’ mattina, non saranno pubblicati dati macro.

POSIZIONI RIALZISTE:

YHOO (APERTA IL 13/12 A $37.65; ATTUALE $35.90; PERF –4.65%)

CHK (APERTA IL 17/3 A $22.35; ATTUALE $23.18; PERF +3.71%)

USNA (APERTA IL 21/3 A $45.0; ATTUALE $42.02; PERF –6.62%)

AU (APERTA IL 7/4 A $35.12; ATTUALE $35.12; PERF 0%)

MTE (APERTA IL 7/6 A $6.58; ATTUALE $6.50; PERF -1.22%)

AMCC (APERTA IL 21/6 A $2.83; ATTUALE $2.72; PERF –3.89%)

BORSA: NEW YORK: ANCORA UNA SEDUTA-NO CON PETROLIO/ANSA

Si profila ancora una seduta-no per la Borsa statunitense, con il prezzo del petrolio che staziona attorno ai 60 dollari al barile e con l’ andamento degli investimenti aziendali che ha deluso le attese a maggio, con questo raffreddando gli entusiasmi circa l’ effettiva solidità di una ripresa economica che pure in base alle statistiche appare sostenuta.

Già ieri il mercato azionario statunitense aveva chiuso in decisa flessione sulla scia dell’ ennesimo record del prezzo del greggio a 60 dollari. Oggi il copione sembra dover essere replicato, tanto più che il dato relativo all’ andamento degli ordini di beni durevoli a maggio ha registrato un calo dello 0,2% se si prescinde dall’ apporto della componente Trasporti.

Questo significa che gli investimenti aziendali non stanno mostrando un miglioramento, di qui la preoccupazione degli operatori di Borsa. Tanto più che la settimana prossima la Federal Reserve con ogni probabilità aumenterà ancora il costo del denaro, per la nona volta di fila, una prospettiva che ovviamente non piace al mercato azionario.

Per quanto riguarda i singoli titoli, Alcoa, il numero 1 mondiale dell’ alluminio che ha preannunciato il taglio di 6.500 posti di lavoro perde il 2% a 26,64 dollari. Nel comparto sanitario, Guidant registra un tonfo del 10% a 61,82 dollari, dopo aver comunicato la sussistenza di un difetto su alcune tipologie di defibrillatori cardiaci.

All’ opposto, in questo stesso comparto, brillano sia Medtronic (+1,17 dollari, a 52,81) che Jude Medical (+2,86 dollari, a 43,04) in quanto sul conto di queste due società un analista di Jefferies & Co., Ryan Rauch, ha rettificato al rialzo la valutazione, al livello di ‘buy’, cioé comprare.

Nel comparto elettronico, Solectron cede 17 cents, a 3,65 dollari, in quanto l’utile al netto di alcuni oneri sarà pari a tre cents per azione nel trimestre in corso, al di sotto dei cinque cents previsti dagli analisti di Thomson Financial.

Fra i finanziari è in volo Legg Mason, +11% a 94,49 dollari, dopo che la società d’ investimento ha raggiunto un accordo per acquisire Permal Group (hedge fund) per un importo massimo di 1,39 miliardi di dollari. Al tempo stesso, Legg Mason ha trovato un’ intesa con Citigroup – la maggiore società mondiale nei servizi finanziari – per operare uno swap fra le attività di brokeraggio e quelle di asset management, un’ operazione che vale circa 3,7 miliardi di dollari.

Fra i farmaceutici, bene Gilead Sciences, +44 cents, a 41,86 dollari, in quanto l’ azienda ha comunicato che intende riacquisire i diritti relativi al Tamiflu, un antinfluenzale che potrebbe provocare gravi effetti collaterali, attualmente appannaggio di Roche.

Attorno alle 18.10 ora italiana l’ indice Dow Jones perde lo 0,63% a 10.356,22 punti, il Nasdaq composite lo 0,57% a 2.058,92 e lo S&P 500 lo 0,34% a 1.196,66.