*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
_______________________________________
La sessione di oggi si e’ aperta in leggera lettera. Ci sono notizie di un possibile interesse di acquisto di Nokia (NOK) da parte di Cisco Systems (CSCO). Il prezzo del greggio e’ a livelli record, oltre i $63 al barile.
Al momento, l’indice Dow Jones e’ in rialzo di 6 punti a 10564, Nasdaq sta perdendo 3 punti a 2174 e l’S&P500 e’ invariato a 1226.
Negative le performances dei settori servizi per le telecomunicazioni, biotecnologia e immobiliari; in rialzo invece energia, trasporti e brokers.
L’indice VIX si trova al livello di 13.07. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -200. I volumi sul NYSE sono di 578 milioni di titoli scambiati.
L’indice Dow Jones ha chiuso a quota 10558, 42 punti al di sotto dell’importante livello di 10600. Venerdi’, avevamo espresso l’opinione che una chiusura al di sotto di 10600, avrebbe potuto innescare un ulteriore ribasso verso l’area compresa fra 10500 e 10400. Vedremo dunque oggi se il mercato sara’ in grado di reagire ed invertire tendenza o se il trend ribassista di venerdi’ continuera’. In entrambi i casi, cio’ a cui vorremmo assistere e’ un miglioramento da parte dell’indice ”advance/decline”.
TRADING OPERATIVO:
Questa mattina la nostra posizione su AU si trova in lettera DELLO 0.3%.
DA QUI ALLA CHIUSURA:
Domani mattina, saranno pubblicati i dati macro sulla produttivita’ e sulle scorte.
POSIZIONI RIALZISTE:
YHOO (APERTA IL 13/12 A $37.65; CHIUSA IL 19/7 A $37.90; PERF +0.66%)
USNA (APERTA IL 21/3 A $45.0; CHIUSA IL 19/7 A $46.96; PERF +4.36%)
AU (APERTA IL 7/4 A $35.12; ATTUALE $35.0; PERF -0.34%)
BORSA: NEW YORK; INDICI PIATTI, CORRONO PETROLIFERI/ANSA
ROMA, 8 ago – Nella giornata in cui il prezzo del greggio continua ad inanellare record su record il mercato azionario statunitense si presenta ‘piatto’, con i titoli del comparto petrolifero in grande spolvero e con gli operatori che danno per scontato per domani un nuovo rialzo dei tassi di riferimento da parte della banca centrale Usa.
La Borsa statunitense era partita bene, ma in seguito il prezzo del petrolio a 64 dollari ha indotto il mercato a più miti consigli, con la conseguenza che gli indici sono adesso in pratica invariati. In ogni caso, l’ indice che misura la performance dei titoli energetici è salito del 2,1%, con Exxon – numero 1 del settore – che guadagna 1,11 dollari, a 59,2 dollari, mentre Schlumberger (servizi petroliferi) avanza di 1,06 dollari, a 86,84. Da inizio anno, per via appunto del caro-petrolio, il comparto ha registrato un progresso in Borsa del 30%, contro il ‘misero’ +1,4% dello S&P 500.
I petroliferi continuano quindi ad essere sugli scudi, in un contesto che è comunque caratterizzato più in generale da un buon andamento delle trimestrali societarie, con gli utili delle società comprese nell’ indice S&P 500 saliti in media del 14,1% nel secondo trimestre (+41% per i titoli ‘oil’). In questa situazione, peraltro, la Borsa sembra non volerne sapere di guadagnare terreno, restando invece molto cauta, in attesa magari di avere maggiori ragguagli sul versante dei tassi d’ interesse.
Proprio domani la Federal Reserve con ogni probabilità annuncerà il suo decimo rialzo del costo del denaro consecutivo, portando il livello dei Fed Funds al 3,5%. Goldman Sachs sempre oggi al riguardo ha ritoccato al rialzo le previsioni relative al livello dei tassi di riferimento a metà dell’ anno prossimo, al 5,0% dal 4,5% precedente. E’ probabile che il mercato azionario voglia conoscere quando i rialzi termineranno, prima di prendere coraggio. Oggi vanno bene anche i titoli delle materie prime, in primo luogo l’ acciaio, con U.S. Steel che avanza di 1,48 dollari, a 42,9 dollari, mentre Alcoa (alluminio) guadagna 58 cents, a 28,32 dollari, e Phelps Dodge (rame) 1,49 dollari (a 111,1).
A sostenere le quotazioni in alcuni casi ci pensano anche le acquisizioni, come sta succedendo a E*Trade Financial, uno dei maggiori broker online, che balza del 10% a 16,35 dollari, dopo aver raggiunto un accordo per rilevare Harrisdirect per 700 milioni di dollari. Bene, per questi stessi motivi, anche Quest Diagnostic, uno dei maggiori operatori del comparto dei test per laboratorio, +2,15 dollari (a 49,65) dopo aver annunciato l’ acquisto di LabOne per 934 milioni di dollari.
A sua volta il titolo LabOne sale di 5,17 dollari (a 42,81). Fra gli altri titoli, Whirlpool cresce di 3,3 dollari, a 83,01 dollari, dopo che il colosso degli elettrodomestici ha incrementato a 1,6 miliardi di dollari la sua offerta per acquisire Maytag. Il titolo Maytag da parte sua guadagna 1,55 dollari (a 18,53). Sempre in tema di operazioni finanziarie, Kerr-McGee, la società del comparto gas-petrolio, sale di 3,49 dollari, a 85,47 dollari, dopo che gli asset del Mare del Nord sono stati ceduti per un controvalore di 3,5 miliardi di dollari, con effetti positivi in termini di taglio dei debiti del Gruppo.
Nel comparto Internet, ancora in volo Baidu, il motore di ricerca cinese che nel secondo giorno di scambi guadagna 20,98 dollari, a 143,52. A questo punto dal giorno del suo esordio in Borsa il titolo è cresciuto di quasi cinque volte. Nel settore automobilistico, Visteon (componenti) è in rialzo di 96 cents, a 9,47 dollari, in quanto al netto di alcune voci non ricorrenti nel secondo trimestre le perdite, pari a 48 cents per azione, sono risultate nettamente inferiori alle previsioni degli analisti di Thomson Financial.
In questo stesso comparto, ancora un tonfo invece per Delphi, -6,25% a 4,65 dollari, che è sempre a rischio bancarotta. Sostanzialmente stabile infine Cisco Systems, +0,73% a 19,44 dollari, dopo i ‘rumors’ relativi ad una possibile acquisizione da parte del leader del networking per le tlc del colosso della telefonia cellulare, Nokia. A sua volta la stessa Nokia a New York sale peraltro dell’ 1,57% a 16,19 dollari.
Attorno alle 18.30 ora italiana l’ indice Dow Jones segna +0,03% a 10.560,9 punti, il Nasdaq composite -0,19% a 2.173,78 e lo S&P 500 +0,09% a 1.227,57.