I listini azionari americani si avvicinano a meta’ seduta in ribasso, appesantiti dai segnali contrastanti sul futuro della maggiore economia mondiale. Particolarmente presi di mira i big dell’industria, come Caterpillar e Boeing.
L’indice ISM dell’attivita’ non manifatturiera e’ cresciuto il mese scorso, sorprendendo in positivo le attese degli analisti, ma il calo del petrolio continua a fare sentire il suo peso sui listini, mettendo sotto pressione i titoli energetici. I colossi petroliferi Exxon Mobil e Royal Dutch Shell cedono almeno due punti percentuali, nel giorno in cui le quotazioni del greggio sono arrivate a perdere sino al 5%. Da parte sua, le aziende minerarie Freeport-McMoRan Copper & Gold e BHP Billiton scivolano di oltre il 6.5% dopo che il rame ha allungato a tre giorni la serie consecutiva di ribassi.
Secondo gli analisti sul mercato starebbe prendendo piede l’idea che l’economia ci mettera’ piu’ tempo del previsto a riprendersi. A questo proposito sara’ fondamentale conoscere i risultati trimestrali delle societa’ componenti gli indici azionari. Ad aprire le danze sara’ il gigante dell’alluminio Alcoa, che rendera’ noti i conti fiscali mercoledi’ 8 luglio. Centinaia di altre societa’ diffonderanno i risultati nel corso delle prossime quattro settimane. Secondo le stime degli economisti, lo scorso trimestre gli utili sarebbero nel complesso scesi e cosi’ sara’ anche per i tre mesi che si concluderanno a settembre, allungando la serie di cali a ben nove trimestri.
In un’intervista rilasciata all’emittente statunitense ABC, il vice presidente Joe Biden ha detto che l’amministrazione Obama ha “interpretato male l’economia” quando ha previsto che il tasso di disoccupazione avrebbe toccato al massimo l’8% se il Congresso avesse varato misure di rilancio economico pari a $787 miliardi. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro il 2 luglio, lo scorso mese il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 9.5%.