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Wall Street guidata al rialzo dalle parole di Bernanke sul lavoro

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New York – Wall Street in ripresa sulla scia delle parole proferite dal presidente della Fed Ben Bernanke.

In chiusura il Dow avanza +160 punti (+1,23%) a 13.241,63, il Nasdaq +54,65 punti (+1,78%) a 3.122,57, mentre l’S&P500 +19,40 punti (+1,39%) a 1.416,51.

Il timoniere della Banca centrale americana ha affermato che negli Stati Uniti è necessaria una maggiore crescita, al fine di ridurre la disoccupazione. “Ulteriori significativi miglioramenti della disoccupazione – dice Bernanke alla National Association for Business Economics – ci saranno solo se avremo un’accelerazione della crescita economica, pari a quella registrata l’anno scorso”. Bernanke ha anche aggiunto che “non è chiaro se il trend positivo dell’occupazione durerà”.

Riguardo alle prossime mosse di politica monetaria della Fed, Bill Gross, a capo di Pimco, il fondo obbligazionario piĂą grande al mondo, ha dichiarato in un messaggio su Twitter di essere convinto che la Fed darĂ  maggiori indicazioni e imposterĂ  le basi per un nuovo programma QE3 giĂ  nel meeting di aprile.

Gli investitori tornano così a scommettere sull’adozione di una nuova mossa di politica monetaria espansiva, avallata dalle stesse frasi di Bernanke, che ha detto anche che “è difficile capire l’impatto della debolezza del mercato immobiliare sul mercato del lavoro”. Dalle sue parole è trapelato in definitiva che il numero uno della Fed non è poi tanto sicuro della solidità della ripresa della congiuntura Usa.

Dunque, si chiedono gli operatori, quali armi ha in mano per dare un’ulteriore spinta all’economia? La risposta che si danno i mercati assetati di liquidità, è la seguente: il Qe3, per l’appunto. Quasi a giustificare una eventuale mossa del genere arriva il dato sulle vendite delle case con contratti in corso, che a febbraio delude decisamente le attese, scendendo dello 0,5%, contro il +0,5% atteso dal consensus.

Ma il miglioramento del sentiment è giustificato anche dalle dichiarazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel,, che ha detto lei stessa, avallando quanto anticipato dal Financial Times, che la Germania potrebbe essere aperta alla possibilità di aumentare i fondi di bailout a 700 miliardi di euro circa.

L’indice S&P500 torna dunque a guadagnare terreno, dopo che la scorsa settimana aveva registrato la peggiore performance da inizio 2012 e riagguanta la soglia dei 1.400 punti. Intanto in generale ripresa anche gli indici europei, dopo una performance sostanzialmente negativa dei listini asiatici, con eccezione del Nikkei di Tokyo, spinto dal leggero indebolimento dello yen.

Gli analisti avvertono che sono necessarie maggiori notizie positive per estendere la scia di rialzi, con parte degli investitori intimoriti che si possa essere andati eccessivamente oltre. Notizie negative ricevono dunque subito l’attenzione dei mercati.

In ambito valutario, l’euro sul dollaro a $1,3353 mentre contro lo yen avanza a JPY 110,67. Rapporto dollaro/yen a JPY 82,85.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio sono in rialzo a quota $107,03 al barile, mentre le quotazioni dell’oro balzano a $1.685,60 l’oncia. Rendimenti dei Treasury a dieci anni in rialzo al 2,249%.