A poco piu’ di una settimana dalle elezioni presidenziali americane, il mercato pone maggiore attenzione alla corsa alla Casa Bianca che vede impegnati il governatore del Texas George W. Bush e il vice presidente Al Gore.
Il piu’ recente sondaggio di CNN, USA Today e Gallup vede il candidato repubblicano in testa con il 49% delle preferenze, il 7% in piu’ del candidato democratico e sebbene non si tratti di un netto vantaggio, e’ sufficiente a mantenere in allerta gli investitori.
La vittoria di Bush alle elezioni presidenziali, infatti, potrebbe avere un effetto, anche se non immediato, su particolari societa’ o settori e vari analisti stanno tenendo d’occhio un rostro di titoli che lasciano trasparire le preferenze degli investitori su un candidato o sull’altro.
Lisa Kammert di Birinyi Associates ha messo a punto due portafogli titoli mirati a ‘predire’ il vincitore del 7 novembre e anche secondo il suo sistema, Al Gore sarebbe in difficolta’. I 12 titoli assegnati a George Bush – tra cui Microsoft, Philip Morris e AT&T – hanno infatti superato quelli assegnati al candidato democratico sin dal primo dibattito presidenziale.
L’analista ha scelto soprattutto societa’ ad alta capitalizzazione e sebbene il sistema non abbia validita’ scientifica, ci si aspetta che titoli del settore farmaceutico, energetico e della difesa reagiscano alle politiche dei due candidati.
Birinyi aveva assemblato un simile portafoglio durante la campagna per le presidenziali del 1992 e i titoli assegnati all’allora governatore Bill Clinton avevano superato quelli del presidente Bush di oltre il 17%. La predizione, si era allora avverata.
Anche Kim Wallace di Lehman Brothers ha assegnato due portafogli titoli ai candidati alla Casa Bianca, ma mette inguardia gli investitori che decidessero di seguire i suggerimenti sull’alto rischio dell’operazione.
Al Gore ha ottenuto da Wallace 12 titoli, con il 50% del portafoglio in 4 societa’. Fannie Mae, Freddie Mac, TEVA Pharmaceutical and Watson Pharmaceutical ottengono ciascuna il 12,5%; le prime due perche’ la vittoria di Gore manterrebbe la linea di credito delle societa’, le altre poiche’ la loro produzione di medicinali generici verrebbe favorita dai democratici.
Nel paniere di Bush, invece si contano i maggiori gruppi farmaceutici e petroliferi sul presupposto che la vittoria repubblicana favorirebbe questi settori, cosi’ come Microsoft. Le nomine di Bush al dipartimento della giustizia potrebbero infatti cercare il modo di far cadere la causa dell’antitrust in cui e’ coinvolto il gigante dei software.