(WSI) NEW YORK – 28 GENNAIO – Pesante ribasso per la borsa americana. Vendite massicce hanno provocato un calo dell’indice Dow Jones dell’1,33%, a quota 10468, mentre il tecnologico Nasdaq ha dovuto subire un ribasso pari all’ 1,83%, a quota 2077, sotto la soglia tecnico-psicologica dei 2100. Male anche lo S&P500, in ribasso dell’1,36% a 1128.
Il motivo del peggioramento di clima sulle borse Usa e’ dovuto alla Federal Reserve. La banca centrale degli Stati Uniti, come ampiamente atteso dal mercato, ha lasciato il costo del denaro invariato all’1%, cioe’ ancora al minimo degli ultimi 45 anni.
Ma a sorpresa Alan Greenspan e gli altri governatori hanno eliminato dal comunicato finale una frase, e cioe’ che i tassi Usa saranno lasciati bassi “per un periodo considerevolmente lungo di tempo” (vedere le altre news di WSI sulla decisione della Banca Centrale Usa). Cio’ significa che la Federal Reserve si preparebbe in futuro ad alzare i tassi d’interesse, prima di quanto il mercato si aspettasse.
L’effetto sul mercato e’ stato immediato: tassi sui bond in forte rialzo (il rendimento del titolo del Tesoro a 10 anni e’ schizzato nel giro di pochi minuti al 4.247%), vendite in borsa e improvviso rafforzamento del dollaro (per tutti i dettagli sugli scenari che si prospettano adesso in borsa, cliccare su Target News, riservato agli abbonati a INSIDER).
Quando il dollaro mostra i muscoli, come e’ accaduto all’improvviso dalle 20:15 ora italiana in poi, cala di conseguenza l’euro. Cosi’ in reazione al comunicato della Fed, il cambio dell’euro e’ sceso per la prima volta da parecchio tempo sotto la soglia di $1,25, fino a toccare in serata a $1.2430.