Finale in denaro e senza sorprese per le borse USA che archiviano una seduta caratterizzata da forti guadagni.
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Il Dow Jones conquista quota 8.600, mentre il Nasdaq si risolleva dal crollo di venerdi’ e chiude con un rialzo del 5,3%.
Nel corso della seduta odierna sono stati registrati forti acquisti in tutti i settori, tra cui quello del trasporto aereo , che ha ricevuto una spinta dalla notiza del pacchetto di aiuti per $15 miliardi approvato dal Congresso.
Ha portato fiducia tra gli investitori quanto affermato dalla strategist della banca d’affari Goldman Sachs, Abby Cohen, che consiglia di investire in azioni e alza la soglia dal 70% al 75%, tagliando del 5% l’investimento obbligazionario.
Cohen ritiene che la sottovalutazione, le iniziative del governo, il riacquisto delle azioni da parte delle aziende, la liquidita’ non impiegata e la fiducia inniettata dagli interventi delle istituzioni bancarie siano tutti elementi che aiuteranno il mercato azionario.
L’analista di Goldman Sachs ha infine dichiarato di prevedere una crescita del valore del listino S&P 500 di 29%-45% rispetto alla chiusura di venerdi’ scorso (965.80), fissando il nuovo target a 1.250-1.400 punti.
Un certo ottimismo e’ stato manifestato anche da alcuni analisti, per i quali “ci sono tutti gli elementi per una ripresa del mercato nei prossimi sei-nove mesi”, come sostenuto da Stanley Nabi di Credit Suisse Asset Management. “La Federal Reserve e’ pronta ad aiutare l’economia e il mercato insieme a Washington”, ha concluso Nabi.
“Dopo giorni di estrema pressione sul mercato e’ inevitabile un rimbalzo, ma se questo durera’ piu’ di un giorno o due e’ difficile saperlo”, ha dichiarato invece Andrew Abrams, gestore di fondi presso CWH Associates Inc. “Lo scenario non e’ del tutto chiaro e in questi casi il mercato tende a registrare ondate di vendite”.
Abrams si e’ inoltre definito preoccupato per quanto riguarda il panorama degli utili del quarto trimestre.
Peter Cardillo, chief strategist di Westfalia Securities, spiega il rally odierno dicendo che “questo mercato ha scontato pesantemente una serie di notizie negative”.
“Non possiamo avere una flessione ogni giorno, semplicemente si raggiunge un punto dal quale e’ naturale che si verifichi un’inversione”, gli fa eco Larry Wachtel, analista di mercato di Prudential Securities. “Anche nella peggior crisi c’e’ sempre una ripresa. Il problema e’ quanto durera’ questo rally”.
Da segnalare il prezzo del greggio, che ha registrato nella seduta di oggi il suo ribasso record, scendendo del 16% per le prospettive che una recessione negli Stati Uniti ridurra’ la domanda per i prodotti come diesel e gasolio.
Sul fronte macroeconomico, il superindice degli Stati Uniti ha registrato un calo dello 0,3% in agosto dopo quattro mesi consecutivi di crescita; lo ha comunicato questa mattina il Conference Board, una societa’ di ricerca di New York.
Il dato, che si porta a quota 109.6, delude il mercato che si aspettava un ribasso dello 0,1%, come da un sondaggio dell’agenzia stampa Dow Jones sugli economisti.
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WALL STREET: I TITOLI CHIAVE DEL 24 SETTEMBRE