La Federal Reserve lascia i tassi invariati all’1%, l’uragano Isabel passa da forza cinque a forza due e Wall Street, dopo una giornata in territorio negativo, torna a crescere con tutti i suoi indici.
Archiviata una seduta sotto il segno meno nel primo giorno della settimana, la Borsa di New York, accoglie bene la decisione della Banca Centrale di mantenere il costo del danaro al livello più basso degli ultimi 45 anni (data per scontata) e, quanto meno con il suo comparto assicurativo, comincia a sperare che la tempesta attesa sulla Costa atlantica per giovedì sia meno imponente di quanto stimato.
Al termine degli scambi – poco toccati dal dato sull’ inflazione che ad agosto si è rivelato particolarmente contenuto – l’indice Dow Jones è cresciuto dell’1,25% a 9.567,34 punti, lo S&P 500 dell’1,43% a 1.029,32 punti e il Nasdaq del 2,25% a 1.887,26 punti.
Tra i vari settori, particolarmente in forma è apparso quello tecnologico, trainato da Microsoft (+1,9%), Intel (+3,2%) e Cisco (+4,4%); oltre a quello delle Tlc guidato dalla canadese Nortel Networks, in progresso del’8,1% dopo che il suo amministratore delegato ha annunciato di attendersi un miglioramento, pr quest’anno, del mercato della telefonia senza fili.
In luce, nel comparto dei corrieri, United Parcel Service, salito del 2% in coda a un rialzo del suo rating da parte di Merrill Lynch. Buona giornata, poi, per il titolo Titan (25,4%), attiva nelle forniture per le comunicazioni militari, acquistata da Lockheed Martin per 1,8 miliardi di dollari; mentre Coca-Cola ha ceduto l’1,3% dopo che Thomas Weisel Partners ha ridotto la sua valutazione sul titolo.
Ancora in calo, infine, la catena di supermercati Kroger (-4,6%), la quale ha reso noto il rischio di un utile per azione 2003 inferiore alle previsioni e Krispy Kreme (-1,8%), società dolciaria produttrice di ciambelle paradossalmente frenata da una corsa a perdifiato del suo titolo negli ultimi tre anni.