Seduta euforica a Wall Street, spinta dall’annuncio incoraggiante sugli utili di Wells Fargo e dai dati macroeconomici che hanno evidenziato una ripresa dell’economia americana nell’ultimo periodo. Il Dow Jones ha guadagnato il 3.14% a 8083, l’S&P500 il 3.81% a 856, il Nasdaq e’ avanzato del 3.89% a 1652. Gli indici mettono a segno la quinta settimana consecutiva di rialzi (venerdi’ le contrattazioni sulla borsa Usa saranno sospese per il ‘Good Friday’).
A dare la stura agli acquisti e’ stato l’aggiornamento a sorpresa della banca californiana Wells Fargo che nel primo trimestre riportera’ profitti record, superiori anche alle stime piu’ ottimistiche degli analisti, in progresso del 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli utili si attesteranno a $3 miliardi, mentre i ricavi registreranno un balzo del 17%, a $20 miliardi, stando a quanto dichiarato dalla societa’.
L’azione ha archiviato la seduta in progresso del 31% trasciando al rialzo l’intero comparto finanziario, che beneficia anche di alcune speculazioni sul superamento dello “stress test” voluto dal governo, da parte di tutti gli istituti finanziari sotto esame. Bank of America ha guadagnato il 35%, JP Morgan segna +19%, Citigroup e Morgan Stanley avanzano del 12%.
“Il peggio e’ ormai alle spalle” ha affermato Alan Gayle, senior investment strategist di RidgeWorth Capital Management. “Stiamo facendo un ottimo lavoro nel risollevarci dalla crisi e il mercato non puo’ che gradire”. Gli operatori sembrano infatti maggiormente fiduciosi sulle possibilita’ di recupero, fattore confermato anche dal sensibile calo dell’indice della volatilita’ VIX, generalmente considerato un accurato indicatore del livello di nervosismo degli investitori. L’indice (che misura il costo dell’utilizzo di opzioni come garanzia contro il calo dell’S&P500) e’ sceso sotto la soglia dei 40 punti, al di sotto dei livelli dello scorso settembre, periodo di forte panico causato dal fallimento di Lehman Brothers.
Un contributo positivo e’ giunto anche dagli ultimi dati sulla congiuntura Usa: le richieste di sussidio da parte dei senza lavoro sono scese piu’ del previsto nell’ultima settimana a 654 mila unita’, a febbraio il deficit commerciale si e’ ridotto (-28%) ben oltre le attese, per via della dorte contrazione dell’import ed infine i prezzi alle importazioni di marzo hanno registrato un progresso piu’ contenuto del consensus (+0.5% contro +0.9%)
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Qualche debolezza si e’ notata invece nel settore retail, in seguito al rilascio dei numeri sulle vendite al dettaglio dello scorso mese. Il colosso Wal-Mart ha riportato un incremento del dato pari a +1.4%, non sufficiente pero’ a rispettare le attese degli analisti; JP Penney ha registrato una contrazione dell’indicatore del 7.2% e tagliato le stime sui risultati fiscali del primo trimestre. CostCo ha riportato la peggiore performance mensile da novembre, mentre la societa’ di abbigliamento per teenager Abercrombie & Fitch ha registrato un ribasso del 34% delle vendite “same-store”.
Tra gli altri titoli, sugli scudi Apple che beneficia delle stime favorevoli della banca d’affari Credit Suisse sui prossimi risultati fiscali; in rialzo anche General Motors, vicina ad un possibile accordo con obbligazionisti e sindacati, ed Exxon Mobil, supportata dal rialzo del greggio. I futures sul petrolio con scadenza maggio hanno infatti guadagnato il 5.8% archiviando la seduta a $52.24.
Sugli altri mercati, sul valutario, ancora debole l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3160. In lieve calo l’oro: i futures con consegna giugno sul metallo prezioso hanno ceduto $2.60 a $883.30 l’oncia. Arretrano infine i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.9260% dal 2.8470% di mercoledi’.