Giornata in forte ribasso per i mercati USA, depressi dalle brutte notizie provenienti dal fronte societario. Il rally delle ultime otto sedute, che ha portato il Dow Jones a mettere a segno un progresso di ben 1.252 punti, registra quindi una battuta d’arresto.
Il New York Stock Exchange ha chiuso le contrattazioni con il blocco degli ordini automatici di vendita, una misura per evitare gli eccessi di ribasso.
Il Nasdaq ha chiuso a 1.292,80 (-1,29%)
Il Dow Jones a 8.450,16 (-1,03%)
L’S&P 500 a 890,16 (-1,06%)
“In assenza di dati macroeconomici significativi, gli investitori si sono concentrati oggi sulle notizie provenienti dal fronte societario – dice a Wall Street Italia Cesare De Novellis, senior vice president della banca d’affari Jefferies -, dove purtroppo sia Texas Instruments (TXN – Nyse) che Taiwan Semi (TSM – Nyse) hanno deluso il mercato. E’ importante sottolineare che il recente rally e’ stato molto rapido, ma i fondamentali non sembrano propensi a cambiare cosi’ velocemente. Ritengo che nelle prossime sedute i mercati prenderanno un po’ di prese di profitto e tenteranno di consolidare i guadagni realizzati, in attesa di ulteriori indicazioni sul futuro. Dati macroeconomici importanti sono attesi in settimana, il 6 novembre e’ in calendario la riunione del FOMC e per quanto riguarda i consumi ci avviciniamo al periodo chiave della stagione natalizia, con il mercato pronto a testare la capacita’ di spesa degli americani. Non bisogna dimenticare poi che mentre per quanto riguarda gli utili delle aziende la situazione e’ decisamente migliorata, lo stesso non puo’ dirsi per le vendite, e le previsioni sui prossimi trimestri non sono del tutto rosee. Tornando alla seduta odierna, a livello settoriale, oltre ai semiconduttori, sono andati male i petroliferi, sull’onda del calo del prezzo del greggio dopo l’allontanamento di un conflitto USA-Iraq. In controtendenza l’aurifero, dove spicca il balzo in avanti di Newmont Mining“.
Per quanto riguarda i singoli titoli, il colpo di grazia all’indice di riferimento del comparto chip (SOX), che ha perso oltre il 6%, lo ha assestato la nota negativa di Banc of America sulla spesa in conto capitale 2003 di Intel (INTC – Nasdaq).
Da segnalare anche le sconfortanti previsioni dei vertici di General Motors (GM – Nyse), secondo cui il colosso di Detroit (Michigan) difficilmente riuscira’ a centrare l’obiettivo di una quota di mercato del 29% negli USA.
Ma non sono mancate alcune notizie positive. Da segnalare in particolare la trimestrale in linea con le stime del colosso del fast food McDonald’s (MCD – Nyse).
Secondo Alison Sinclair, gestore di Britannic Asset Management citato da Bloomberg.com, “gli investitori sono diventati un po’ troppo ottimisti sulle prospettive degli utili”. Dello stesso avviso Steve Galbraith, di Morgan Stanley, secondo cui gli operatori vedono in una luce eccessivamente positiva le aspettative di crescita dei settori tecnologico, farmaceutico, retail e finanziario. Diversa l’opinione di Barton Biggs, global strategist di Morgan Stanley, secondo cui il rally dell’azionario durera’ piu’ a lungo di quanto il mercato ritiene.
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