Dopo il rally di martedi’, i listini americani hanno proseguito sulla via dei rialzi spinti dal nuovo calo del petrolio. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.42% a 10.633, l’S&P500 lo 0.24% a 1.236, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.24% a 2.172. Ad intensificare gli acquisti sull’indice industriale sono stati gli upgrade di alcune banche d’affari su alcuni suoi componenti.
Notizie positivie sono emerse dal Beige Book, il rapporto bimestrale stilato dalla Federal Reserve sullo stato economico degli Usa. Nel periodo antecedente il disastro causato dall’uragano Katrina, l’economia ha registrato una “estesa” crescita. L’aumento dei prezzi e’ stato “modesto”, fatta eccezione per il comparto energetico.
Tuttavia, la validita’ del rapporto e’ molto limitata in quanto analizza delle informazioni che non considerano i danni economici provocati dall’uragano. Resta quindi l’interrogativo su quale sara’ la prossima mossa della Federal Reserve in material di tassi d’interesse. Il meeting e’ fissato per il prossimo 20 settembre.
A diffondere il buonumore sui mercati e’ comunque il calo dei costi energetici, con il petrolio che continua ad allontanarsi dai massimi storici, portandosi sotto i $65 al barile. Il contratto future con scadenza ottobre ha ceduto $1.59 per chiudere la seduta a quota $64.37, minimo dallo scorso 18 agosto.
A far scattare le vendite sul comparto energetico e’ stata la ripresa delle operazioni di estrazione e lavorazione in buona parte degli impianti del Golfo del Messico che erano stati chiusi a causa del passaggio della tempesta. In giornata non e’ stato comunicato il dato sulle scorte settimanali, slittato a domani (16:30) a causa della ricorrenza del Labor Day ad inizio settimana.
Relativamente al fronte economico, ha deluso il dato relativo alla produttivita’ del secondo trimestre. Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato che il dato rivisto ha registrato una crescita dell’1.8%; il dato preliminare aveva registrato una crescita del 2.2%. Si tratta dell’incremento piu’ contenuto dal terzo trimestre del 2004. Le attese degli analisti erano per un incremento del 2.1%.
Passando alla cronaca societaria, alcune blue chip hanno beneficiato dei giudizi positivi di alcune banche d’affari contribuendo positivamente alla performane finale del Dow. Tra queste vanno citate McDonald’s, Hewlett-Packard e JP Morgan.
Per quanto riguarda il colosso dei fast food, Bear Stearns ha emesso un upgrade sul titolo da Peer Perform a Outperform in seguito a considerazioni sulla valutazione e alle buone prospettive sul territorio americano.
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UBS ha rivisto al rialzo il proprio giudizio sul colosso informatico Hewlett-Packard da Neutral a Buy in base alle previsioni sulla crescita dell’EPS guidata dal taglio dei costi e dal miglioramento delle operazioni di esecuzione.
Piper Jaffray, infine, ha premiato JP Morgan con un rating Outperform, giustificato da un’attraente valutazione del titolo e dalle aspettative che la politica sui costi continui a dimostrarsi efficace anche nella seconda parte dell’anno.
Le altre componenti del Dow Jones che hanno realizzato notevoli rialzi sono state Johnson&Johnson, Pfizer e 3M Company. I maggiori ribassi sono stati riportati da Alcoa, Boeing, SBC Communications e Verizon.
Sugli altri mercati, l’euro e’ in calo rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2424. In leggero rialzo l’oro. Il future con scadenza dicembre ha guadagnato 40 centesimi a quota $449.00 all’oncia. In calo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.14% dal 4.10% di martedi’.